
LUCA BIANCHI: A RISCHIO LA FUNZIONE DELLA SCUOLA DI ‘FARE UGUAGLIANZA’, A FORCELLA L’INCONTRO “UN PAESE, DUE SCUOLE”
LUCA BIANCHI: A RISCHIO LA FUNZIONE DELLA SCUOLA DI ‘FARE UGUAGLIANZA’, A FORCELLA L’INCONTRO “UN PAESE, DUE SCUOLE”
Le transizioni gemelle – green e digitale – aprono a nuove condizioni di contesto e crescita al Sud e possono rimettere il Mezzogiorno ai blocchi di partenza con alcuni vantaggi competitivi. Il direttore generale dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, Luca Bianchi: «L’Europa scommette sul mettere insieme le potenzialità dei differenti paesi. Facciamolo anche […]
Nella Manovra non si è scelto di andare dritti verso una visione di Paese che rimetta al centro la produttività e il lavoro
Il lockdown, conseguenza dell’emergenza Covid-19, costerebbe all’Italia 47 miliardi al mese. Considerando una ripresa delle attività nella seconda parte dell’anno, il Pil nel 2020 si ridurrebbe, in base a un report redatto dagli economisti della SVIMEZ, dell’8,4% per l’Italia, dell’8,5% al Centro-Nord e del 7,9% nel Mezzogiorno.
Bisogna riportare i giovani nella pubblica amministrazione il prima possibile. Se si vuole favorire lo sviluppo, l’impresa e il mercato, occorre uno Stato innovatore, intelligente e strategico, oggi impossibile con questo deficit di competenze nel settore pubblico
Per il vice direttore dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno bisogna rendere il Sud del Paese attrattivo, rilanciando gli investimenti pubblici: «Abbiamo avuto la conferma che, quando aumentano, anche di poco come nel 2015, il Sud reagisce, il moltiplicatore funziona, genera reddito. E oggi, sono una le va indispensabile per l’attivazione e lo stimolo di quelli privati»
Idee e progetti per un nuovo sviluppo, dalla tutela attiva delle aree interne al riuso di siti dismessi come incubatori d’impresa
Italia spaccata in due nell’andamento della pressione fiscale: i territori più ricchi riducono i tributi, mentre i più poveri li aumentano
Il Consigliere Amedeo Lepore rimarca la necessità che l’Agenzia per la Coesione Territoriale abbia un board di tecnici, capace di scelte efficaci di programmazione e intervento. La formazione della squadra però – dopo mesi di attesa – langue ancora
Serve un riposizionamento competitivo del sistema produttivo nazionale nell’ambito di un progetto che incroci gli interessi del Mezzogiorno con quelli dell’Italia, il cui filo rosso deve essere una politica industriale attiva