
Aperto il nuovo terminal retroportuale (Sct 2) e attivati nuovi investimenti.
Aperto il nuovo terminal retroportuale (Sct 2) e attivati nuovi investimenti.
Salerno deve assumere una dimensione che vada oltre il suo perimetro e Napoli acquisire piena consapevolezza della sua già grande dimensione. Cresceranno entrambi gli scali. Questo è il nuovo equilibrio
Va potenziata la capacità di accoglienza della città di Salerno, elevando la qualità dei servizi offerti e della ricettività portuale e migliorando al tempo stesso l’interconnessione con il territorio e le sue proposte culturali, artistiche e naturalistiche
Per il 2015 opportunità di crescita in vista sia per gli scali di transhipment, sia per alcuni porti di destinazione finale del nostro Paese
Un cambiamento ingente negli assetti della portualità e nella definizione degli scambi commerciali tra i Paesi Atlantici, Europei e Orientali grazie alla nuova alleanza che sta per nascere tra i tre carrier europei, leader mondiali del trasporto marittimo container, la danese Maersk, la svizzera MSC e la francese CMA CGM, insieme detentrici di una quota di mercato del 37% dei teus (6,5 milioni) trasportati sul globo terrestre (Alphaliner 2013)
Riflettori accesi su porto, aeroporto e, più in generale, sulle infrastrutture che interessano il comprensorio salernitano nel corso dell’incontro tenutosi lo scorso 28 aprile tra la Giunta di Confindustria Salerno e il Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro.
Sabato 12 aprile alle ore 9.30, nella sede di Confindustria Salerno, avrà luogo un incontro volto a illustrare le posizioni della larga comunità portuale salernitana in riferimento alla proposta di Riforma – avanzata dal Ministro competente Lupi – che prevedrebbe una riduzione del numero delle autorità portuali.
Stando al disegno di riorganizzazione, l’Autorità Portuale di Salerno sarebbe abolita, perdendo in autonomia una volta accorpate funzioni e responsabilità che andrebbero così in capo all’Autorità napoletana.