
Italian Maritime Economy, i nuovi scenari del trasporto marittimo

Nel 2005 il Paese ha avviato un programma di riforma portuale con l’obiettivo di incoraggiare il libero mercato, favorire la partecipazione di capitali privati e migliorare la competitività a livello globale
Guardando al futuro il Dragone sarà protagonista del traffico marittimo containerizzato e, con esso, i suoi porti che vantano ormai primati mondiali in termini di produttività e di volumi movimentati
Circa il 56,5% dell’interscambio commerciale regionale viaggia via mare. Si tratta di 9,7 miliardi di euro che pesano per il 4,3% sul totale del commercio marittimo nazionale (pari a 225 miliardi)
e del 19,8% sul corrispondente totale delle regioni del Mezzogiorno (circa 49 miliardi)
Per il 2015 opportunità di crescita in vista sia per gli scali di transhipment, sia per alcuni porti di destinazione finale del nostro Paese
L’interscambio via mare tra la regione e il resto del mondo al primo semestre 2013 ammonta, nello specifico, ad oltre 4,5 miliardi di euro - pari al 46% del totale regionale - ed è attribuibile per il 56,2% all’import e per la restante quota ai flussi in uscita
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