
La modifica sostanziale riguarda i tempi di controllo dell’Agenzia delle Entrate, che si dilatano fino a otto anni con adempimenti di rimando più onerosi per le imprese

La modifica sostanziale riguarda i tempi di controllo dell’Agenzia delle Entrate, che si dilatano fino a otto anni con adempimenti di rimando più onerosi per le imprese

Per garantire alle aziende maggiori certezze, è stata introdotta la certificazione del credito d’imposta che valida la conformità dei progetti di R&S ai requisiti previsti dalla legge

L’interpretazione offerta dall’Agenzia introduce un principio di certezza in cui ricavi e costi sono solo quelli effettivamente realizzati. Le valutazioni di fine anno restano escluse

Per l’agevolazione ZES, il Fisco è stato chiaro: l’azienda deve fare riferimento alla propria dimensione al momento dell’invio della comunicazione integrativa, che avverrà tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2025, indipendentemente da quanto riportato in quella iniziale. Nessuna competenza dell’Agenzia delle Entrate su Transizione 5.0

Le aziende che decidono di adottarla non solo si mettono al riparo da rischi e contenziosi, ma si posizionano come un soggetto credibile e affidabile sul mercato

Un passo avanti verso un sistema fiscale in grado di tutelare i contribuenti e di rendere più lineare il dialogo con l’amministrazione tributaria

Il decreto prevede che quanti hanno presentato la comunicazione per prenotare l’agevolazione fiscale anticipino, a pena di decadenza della stessa, al periodo compreso fra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024 l’invio della comunicazione integrativa, allo scopo di certificare l’effettiva realizzazione dell’investimento entro il 15 novembre 2024

Fondamentale potrà essere il ruolo dell’avvocato tributarista nel far sì che la collaborazione tra contribuenti e fisco sia proficua e corretta, evitando spiacevoli contenziosi

Per accedere al credito d’imposta le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 12 luglio 2024 l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dallo scorso 1° gennaio e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2024

Non si è ancora spento lo sdegno per i recuperi forzosi e immotivati del bonus per i progetti di ricerca e sviluppo, che l’Agenzia delle Entrate ha già inaugurato – con pessimi auspici – la stagione dei controlli sul bonus investimenti nel Mezzogiorno