Autore: Maurizio Galardo

Avvocato Studio Legale Galardo&Venturiello

Deliberazione assembleare, quando può essere impugnata per abuso o eccesso di potere

Si verifica annullamento o invalidità quando e se la decisione non trova alcuna giustificazione nell’interesse della società, poiché il voto è ispirato al perseguimento da parte dei soci di maggioranza di un vantaggio personale antitetico a quello collettivo

La ripartizione dell’onere probatorio tra il correntista e la banca

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maurizio galardo bigLa Corte di Appello di Milano ha chiarito cosa va provato e da chi nelle cause aventi ad oggetto la domanda di accertamento e di restituzione delle somme indebitamente percepite dalla banca, a titolo di interessi convenzionali passivi, illegittimamente capitalizzati e commissioni di massimo scoperto

Bonifici on line non autorizzati, la responsabilità degli intermediari finanziari è semi-oggettiva

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maurizio galardo bigLa Suprema Corte ha stabilito che, per l’abusiva utilizzazione di credenziali informatiche, nell’ambito di un servizio equiparabile a quello di home banking, non spetta al correntista provare di non aver autorizzato l’esecuzione dell’operazione

La responsabilità della banca nella prestazione dei servizi di investimento in contratti derivati

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maurizio galardo bigLe disposizioni normative dirette a salvaguardare la trasparenza delle informazioni e a vietare le operazioni non adeguate al profilo dell’investitore si applicano anche nel caso in cui il servizio prestato dall’intermediario consista nell’esecuzione degli ordini impartiti dall’investitore stesso

Il caso Dolce & Gabbana: società estera controllata e luogo della direzione effettiva ai fini fiscali

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maurizio galardo bigLa Corte di Cassazione, nell’accogliere il ricorso proposto e ribaltando l’impostazione dei giudici di merito, ha e videnziato che il criterio della «direzione effettiva» quale luogo di individuazione del domicilio fiscale può non essere sufficiente e, comunque, compor tare evidenti storture applicative nel caso di società controllate, soprattutto in quelle in cui il capitale sociale della controllata è interamente di proprietà della controllante

Fallimento, il giudice italiano non può dichiararlo in caso di trasferimento effettivo della sede all’estero

Non sussiste la giurisdizione del giudice italiano in merito alla richiesta di fallimento se il trasferimento all’estero della sede sociale é effettivo e ció trova conferma nella residenza all’estero dei soci e dell’amministratore nonché nella possibilità di notificare regolarmente l’istanza di fallimento nel luogo indicato come sede legale all’estero