Legge di Stabilità 2018: nuovi incentivi per chi assume

Rese strutturali alcune misure volte a creare maggior occupazione stabile per i giovani, specialmente nel Mezzogiorno

 

In uno scenario economico caratterizzato da prospettive di ripresa, come testimoniato anche dagli ultimi dati pubblicati dall’Istat, il tema degli incentivi alle assunzioni risulta di grande interesse assolvendo di fatto all’importante funzione di concorrere alla rivitalizzazione delle politiche per il lavoro al fine di creare maggior occupazione stabile per i giovani, specialmente nel Mezzogiorno.

Negli anni precedenti, in particolare con le Leggi di Stabilità 2015 e 2016, si era cercato di ridare slancio al mercato del lavoro anche attraverso l’introduzione di incentivi a carattere temporaneo. Per l’anno 2018 invece l’esecutivo ha reso strutturali alcune interessanti misure incentivanti.

In particolare, la Legge di Stabilità 2018 (L. n°.205/2017) ha introdotto in maniera stabile un’agevolazione contributiva di durata triennale pari al 50% dei contributi entro il tetto massimo di 3.000 euro annui per tutti i datori di lavoro del settore privato che, dal 1° gennaio 2018, abbiano assunto con contratto a tempo indeterminato – incluse trasformazioni di precedenti rapporti a termine – giovani under 35 anni (dal 2019 under 30) che non abbiano mai lavorato con tale tipologia contrattuale, come specificato in dettaglio dalla circolare INPS n.40 dello scorso 2 marzo. L’incentivo, per un periodo massimo di 12 mesi, spetta anche nelle ipotesi di mantenimento in servizio di un lavoratore al termine del periodo di apprendistato, laddove il giovane – alla data del mantenimento – non abbia compiuto il trentesimo anno di età. In tale ipotesi, l’agevolazione trova applicazione a decorrere dal primo mese successivo a quello di scadenza dell’ulteriore beneficio già previsto dall’art. 47, comma 7, del D.Lgs. n°.81/2015.

Ai fini della fruizione dell’incentivo, segnaliamo il rischio di possibili criticità dovute alla necessità per le aziende di verificare l’assenza di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato in capo al soggetto da assumere. Infatti, sebbene l’INPS abbia previsto una “utility” mediante la quale indicando il codice fiscale del lavoratore sarà possibile per il datore di lavoro verificare se lo stesso abbia già avuto rapporti a tempo indeterminato, quest’ultima, come chiaramente specificato dalla circolare n°.40, non ha alcun valore certificativo.

Di rilevante interesse è invece il cosiddetto principio della portabilità, in virtù del quale nelle ipotesi in cui il lavoratore, per la cui assunzione a tempo indeterminato è già stato parzialmente fruito l’esonero sia nuovamente assunto a tempo indeterminato da altri datori di lavoro privati, il beneficio di cui sopra viene loro riconosciuto per il periodo residuo utile alla piena fruizione.

La Legge di Stabilità 2018 ponendo attenzione alle difficoltà di transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro e a quella delle aziende di trovare profili professionali adatti alle proprie esigenze di mercato, ha inoltre reso strutturali gli incentivi già introdotti nel 2017. Questi prevedono per 3 anni un esonero contributivo totale – sino al tetto massimo di euro 3.000 annui – per i datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo di studio, giovani under 30 che abbiano precedentemente svolto presso la medesima azienda attività di alternanza scuola-lavoro nella misura di almeno il 30% delle ore totali previste. Parimenti l’incentivo è riconosciuto anche nel caso di assunzione di giovani che abbiano svolto presso la medesima azienda periodi di apprendistato di primo livello e di alta formazione e ricerca.

Altro provvedimento previsto per l’anno in corso dalla Legge di Stabilità e recepito con decreto ANPAL n°.2/2018, successivamente rettificato dal decreto direttoriale n. 81 del 5 marzo 2018, è l’Incentivo Occupazione Mezzogiorno.

Si tratta sostanzialmente di una proroga per il 2018 del c.d. “Bonus Sud” già introdotto nel 2017, che consiste in uno sgravio totale dei contributi per 12 mesi nel limite massimo di 8.060 euro per tutti i datori di lavoro che assumono nel corso del 2018 in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna con contratto a tempo indeterminato (incluse le trasformazioni di precedenti rapporti a termine) o in apprendistato professionalizzante.

La platea dei lavoratori interessati dall’incentivo è formata da giovani under 35 anni o con età superiore se privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. L’Incentivo Occupazione Mezzogiorno è cumulabile, in presenza dei requisiti, con l’agevolazione triennale del 50% dei contributi, di cui all’art. 1, comma 100, L. n°.205/2017.

Un ulteriore provvedimento incentivante si rivolge poi ai c.d. NEET, ovvero quei giovani che non studiano, non lavorano e non risultano impegnati in nessuna attività formativa. Infatti, con decreto ANPAL n°.3/2018, successivamente rettificato dal decreto direttoriale n. 83 del 5 marzo 2018, è stato istituito l’Incentivo Occupazione NEET per i datori di lavoro che assumono nell’anno in corso con contratto a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato professionalizzante giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni di età iscritti al Programma Garanzia Giovani. L’incentivo spetta per 12 mesi dalla data di assunzione nel limite massimo di 8.060 euro per ciascun lavoratore. Anche in tal caso l’incentivo è cumulabile, con l’agevolazione triennale del 50% dei contributi, di cui all’art. 1, comma 100, L. n°.205/2017, ove ricorrano i requisiti.
Con le circolari n°. 48 e 49 pubblicate dall’Istituto lo scorso 19 marzo sono state fornite le istruzioni operative per la fruizione degli incentivi NEET e Occupazione Mezzogiorno.

Considerata l’importanza dell’argomento, Confindustria Salerno ha approfondito il tema attraverso un seminario che si è tenuto lo scorso 7 marzo. L’evento, cui ha preso parte una nutrita platea di aziende e consulenti, ha visto la partecipazione di autorevoli relatori di Confindustria e dell’INPS di Salerno, oltreché dell’Assessore al Lavoro e Risorse Umane della Regione Campania.

Per ulteriori informazioni riguardo gli incentivi alle assunzioni fruibili dalle aziende, si rimanda all’approfondimento presente sul nostro portale