Intralog, un sogno divenuto realtà

Eletto presidente, Pasquale Gaito racconta le radici e gli obiettivi di un progetto corale che ha messo insieme venti eccellenze del settore dell’intralogistica

Presidente che cos’è Intralog, per soddisfare quali esigenze è nata e con quali obiettivi?

Intralog è un sogno diventato realtà: mettere insieme 20 eccellenze del settore dell’Intralogistica – distribuite uniformemente su tutto il territorio italiano, da Udine fino a Palermo – per un progetto e un obiettivo comune. In Intralog spa tutte le venti aziende hanno uguale peso specifico, senza gerarchie o distinzioni. La società è nata perché eravamo consapevoli che singolarmente, pur essendo ben posizionate ciascuna nel proprio settore e nel proprio territorio, non eravamo abbastanza forti per reggere la competizione in un contesto ampio, in cui i grandi gruppi mostrano i muscoli con politiche commerciali sempre più aggressive. Questa necessità di combattere alla pari con i grandi player internazionali ha fatto da mordente e da giusto collante per unirci in questo nuovo progetto. La nostra struttura è molto snella e flessibile. Qualsiasi decisione viene presa con molta velocità e zero burocrazia. Il C.d.A. che mi ha eletto presidente è composto da 7 soci; procuratrice è stata invece nominata la dottoressa Giorgia Salcerini, da diversi anni impegnata nell’ambito dell’Intralogistica. Il primo obiettivo a breve è fare massa critica per ottenere dei vantaggi importanti da parte dei fornitori, tenendo conto che i volumi complessivi delle 20 aziende superano ampiamente i 150 milioni di euro. In tanti, al momento, stanno mostrando interesse a diventare nostri partner, ma l’obiettivo a medio termine che più ci coinvolge è quello di collaborare con aziende giovani innovatrici del settore dell’intralogistica per aiutarle a sviluppare i loro progetti innovativi. Non è escluso che, laddove dovessimo incontrare aziende o startup particolarmente interessanti, l’obiettivo strategico potrebbe diventare quello di entrare nel loro capitale, consentendo loro di industrializzare i progetti più promettenti.

Da qui la volontà di collaborare con il Premio Best Practices per l’Innovazione di Confindustria Salerno…

Sì, ne ho parlato con l’amico Francesco Serravalle, presidente del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno, con il quale nei prossimi giorni immagineremo possibilità di partnership. Sono certo potrebbe essere un’opportunità di crescita reciproca importante.