ATTREZZARSI PER SPICCARE IL VOLO

Antonio Ferraioli, presidente Confindustria Salerno

A luglio i primi aerei in partenza dallo scalo di Salerno. La presenza di un aeroporto funzionante lascia ben sperare in una accresciuta visibilità e accessibilità turistica del nostro territorio, ma anche nella concreta possibilità di presidiare nuovi mercati e – in un futuro si spera non troppo lontano – di attrarre capitali e veder nascere nuovi investimenti di impresa

 

Aspettative più che promettenti per l’estate turistica salernitana. L’11 luglio, infatti, partiranno dallo scalo Salerno-Costa d’Amalfi i primi voli commerciali, per un totale di nove destinazioni in Italia e in Europa. Adesso che la notizia è ufficiale, non possiamo che essere legittimamente fiduciosi che la presenza di un aeroporto funzionante sia l’occasione da tempo attesa per vedere crescere non solo la visibilità e l’accessibilità turistica del nostro territorio, ma anche la possibilità concreta di presidiare nuovi mercati con maggiore rapidità e – in un futuro si spera non troppo lontano – di attrarre capitali e veder nascere nuovi investimenti di impresa.

Lo scalo di Salerno – progettato per essere uno dei più all’avanguardia con un mix di tecnologia, innovazione, sostenibilità e arte – avrà infatti una vocazione mista di turismo e business grazie al suo posizionamento strategico, alla vicinanza del porto, ai nostri poli industriali e a mete turistiche come la Costiera amalfitana e il Cilento, servendo un bacino di utenza che senz’altro travalicherà i confini regionali.

Certo, l’aeroporto è una condizione necessaria per lo sviluppo locale, in primis quello turistico, ma non certamente sufficiente. Occorre adesso fare sistema, lavorare assieme – istituzioni, operatori turistici ed economici – per far sì che Salerno diventi una meta realmente ambita.

Per farlo, bisogna superare una serie di ostacoli che attualmente ne appannano l’appeal.

Vanno potenziate le infrastrutture a supporto dello scalo e al servizio in primis dei cittadini; strade, autostrade, ferrovie e collegamenti marittimi sono essenziali per la vita delle persone, delle comunità locali, delle imprese.

L’offerta turistica, ma anche la competitività economica più ampia, è infatti fortemente connessa alla raggiungibilità di una destinazione: se la mobilità non è fluida e facile, di rimando non lo sarà neanche l’incremento del turismo e dell’economia locale.

Va resa più performante la logistica, allargando la gamma di servizi per il territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale. Bisogna inoltre ancor di più qualificare l’offerta ricettiva e i servizi a essa collegati, ma anche spingere sull’infrastrutturazione digitale, manutenere con efficacia, lungimiranza e cura il nostro territorio fragile, gli spazi urbani, inquadrando la salvaguardia dell’ambiente come il più naturale fattore di recupero della nostra identità e delle nostre tradizioni.

Impegniamoci a farlo.

A decollare potrebbero essere occupazione e benessere.