Premio Best Practices per l’Innovazione, next revolution

Aperta fino al 22 maggio la call per partecipare alla sedicesima edizione. Tre gli ambiti di ideazione in cui candidare i progetti: green tech; digitalizzazione; internet of things

 

Call aperta fino al prossimo 22 maggio per imprese, startup e spin off di tutta Italia che intendono presentare progetti di innovazione e partecipare alla sedicesima edizione del Premio Best Practices per l’Innovazione di Confindustria Salerno . Tre gli ambiti di ideazione in cui candidarsi: green tech; digitalizzazione; internet of things; tre macroaree perfettamente in linea con le nuove direttrici di sviluppo anche del PNRR per dimostrare – progetti alla mano – il contributo diretto del mondo produttivo nel pensare a soluzioni capaci di ridurre le emissioni, di produrre energia pulita e in modo efficiente, di ridisegnare la crescita del Paese in chiave sostenibile.

Anche quest’anno premialità aggiuntiva per i progetti in gara realizzati in modalità collaborativa, ovvero in partnership con un’altra azienda, organizzazione, spin-off o startup, in cui le risorse condivise dal partner (umane, finanziare, organizzative) abbiano consentito all’idea presentata di acquisire solide possibilità di sviluppo chiaramente testimoniabili in fase di application alla call.

C’è grande attesa quindi per la raccolta delle idee che, via via, stanno arrivando alla macchina organizzativa del Premio BPI, che li valuterà – dopo averli visti presentare dal vivo – durante l’evento in programma i prossimi 15 e 16 giugno presso la Stazione Marittima di Salerno. Come per lo scorso anno, i pitch dei partecipanti saranno alternati a talk e confronti per mettere sul tavolo il tema innovazione in tutte le sue declinazioni e approfondirlo da più angolazioni. Francesco Serravalle, presidente del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno, alla sua terza edizione da project leader del Premio BPI al momento svela solo un focus su cui quest’anno si vuole insistere: gli investimenti nelle organizzazioni ad alto capitale innovativo: «Ormai negli ultimi anni le imprese devono ancor di più fare i conti con uno scenario, anche geopolitico, incerto e mutevole che aumenta sensibilmente il grado di rischio degli investimenti. Mai come ora pertanto diventa urgente attivare un circolo virtuoso tra fondi di ventur capital e investimenti in startup per mettere a disposizione degli imprenditori di nuova generazione oltre a risorse economiche, anche competenze e servizi necessari a dare impulso alla crescita delle aziende. Su questo aspetto il Paese sconta un grave ritardo che va recuperato se vogliamo seriamente continuare a consolidare nel lungo termine tutto l’ecosistema dell’innovazione e credere nella ripresa economica e sociale del nostro Paese».