Autore: Massimo Ambron

Avvocato

Licenziato per accesso a siti internet, reintegrato nel posto di lavoro

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massimo ambronIl caso in esame riguarda il licenziamento comminato da una azienda, Casa di cura, al dipendente che durante l’orario di lavoro effettuava ripetutamente e senza autorizzazione accessi a siti internet. Nella lettera di contestazione il datore di lavoro aveva allegato per comprovarne le ragioni copiosa documentazione, attendendo le giustificazioni secondo quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori per le conseguenti decisioni. Vediamo come è andata a finire…

Licenziamenti: quando un caffè costa il posto

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massimo ambronColpevole il cassiere allontanatosi dal luogo di lavoro per la pausa.

 

La Corte di Cassazione sezione Lavoro, con sentenza del 28 marzo 2013 n. 7819, confermando la sentenza della Corte di Appello di Caltanissetta, ha affermato la legittimità del licenziamento irrogato da un Istituto bancario al proprio dipendente nella sua qualità di cassiere, cui venivano contestati tre diversi addebiti tra cui l’allontanamento da posto di lavoro per la pausa caffè.