Attrazione investimenti, la Regione Campania stanzia 110 milioni di euro

Finanziabili progetti in linea con la Strategia RIS3 per il periodo 2021/2027, tesi alla riduzione dell’impatto ambientale, innovazione digitale, sicurezza degli ambienti di lavoro, formazione dei dipendenti

 

 

Con lo stanziamento di 110 milioni di euro si avvia l’incentivo “Aiuti alle imprese volti al sostegno e all’attrazione di investimenti per il rafforzamento della struttura produttiva della Regione Campania” con l’obiettivo di supportare gli investimenti effettuati dalle piccole, medie e grandi imprese con sede operativa in Campania. Sono altresì finanziabili le imprese che si impegnano ad avviare un’unità operativa sul territorio regionale al buon esito della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda le imprese attive da almeno 2 anni dalla data di apertura del bando e, tra gli altri requisiti, siano in contabilità ordinaria. Escluse quelle operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Le richieste di finanziamento possono essere presentate anche congiuntamente mediante il contratto di rete, consorzi con attività esterna e associazione temporanea di impresa. Gli investimenti previsti devono essere in linea con la Strategia RIS3 prevista dalla Regione Campania per il periodo 2021/2027 e quindi diretti alla riduzione dell’impatto ambientale, innovazione digitale, sicurezza degli ambienti di lavoro, formazione dei dipendenti. Sono ammissibili tre linee di intervento:

– Investimenti produttivi (importo massimo 18 milioni di euro);

– Progetti di R&S (importo massimo 15 milioni di euro);

– Piani di formazione (importo massimo 1 milione di euro).

Le spese ammissibili variano a seconda della linea di intervento scelta, pertanto, nel caso di investimenti produttivi sono finanziabili investimenti in: Suolo aziendale e sue sistemazioni entro il 10% dell’investimento; Opere murarie e assimilate, infrastrutture aziendali entro il 40% dell’investimento; Macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica; Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate; Immobilizzazioni immateriali entro il 10% dell’investimento; Spese relative a consulenze connesse al programma medesimo entro il 10% dell’investimento.

Nel caso, invece, di progetti in ricerca e sviluppo sono ammissibili le spese inerenti: Personale, Strumenti e attrezzature, Ricerca contrattuale, Spese generali entro il 15% dell’investimento e altri costi di esercizio. Infine nel caso dei Piani di formazione per la qualificazione delle competenze dei lavoratori sono agevolabili: Spese del personale relative ai partecipanti alla formazione e Costi sostenuti per le attività di formazione/riqualificazione del personale. L’importo minimo dell’investimento è pari a 2 milioni di euro elevabili fino a 34 milioni. Il contributo a fondo perduto ottenibile varia in base alla linea di intervento scelta.

La data di scadenza della presentazione delle domande di agevolazione è il 12 settembre 2023 e la procedura di valutazione è a graduatoria, quindi sulla base dei parametri indicati nel bando di finanziamento.