Trasformazione digitale, il cuore del progetto PRIDE

Edoardo Imperiale, coordinatore Pride

Il Polo Regionale per l’Innovazione Digitale Evoluta sosterrà imprese e PA locale nell’adozione delle tecnologie digitali avanzate: Intelligenza Artificiale, Calcolo ad Alte Prestazioni, Sicurezza Informatica

 

C’è grande interesse in Campania per il progetto PRIDE. Di cosa si tratta e chi sono i protagonisti?

Il Polo Regionale per l’Innovazione Digitale Evoluta, l’Edih Pride, è fiore all’occhiello del sistema confindustriale campano. Un vero e proprio “hub di prossimità” per la trasformazione digitale delle PMI e PA, ma è più appropriato parlare di erogatori di pubblici servizi della Campania. L’Edih Pride, ormai in piena fase operativa, è coordinato dal Campania Digital Innovation Hub – Rete Confindustria Scarl, anche soggetto capofila, ed è formato da un qualificato e robusto partenariato industriale e scientifico composto dal Consorzio “Meditech – Mediterranean Competence Center 4 Innovation”, dal Cerict – Centro Regionale di Competenza nell’ICT, e dall’ICAR- Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del Cnr.

Collaborazioni importanti. Come nascono?

Il gioco di squadra non è, in questi casi, scelta formale ma di sostanza, per traguardare a risultati capaci di agganciare la crescita e superare, aumentando la competitività, il digital divide che colpisce alcune aree del Paese.

In questa logica è nata e si è sviluppata, grazie all’impegno delle Università, degli Enti di Ricerca, della Regione Campania con l’assessore Valeria Fascione, l’idea della Regional Digital Transformation Community volta a valorizzare l’ecosistema e assicurare la transizione digitale in Campania.

Il progetto ha avuto un importante e fondamentale riconoscimento da Bruxelles ed è sostenuto dal Governo italiano.

PRIDE, motivo di “orgoglio” non a caso, rientra tra i 13 European Digital Innovation Hub italiani finanziati dalla Commissione Europea e ha il compito, ambizioso e strategico, di contribuire alla transizione digitale del sistema industriale della Campania con particolare riferimento alle PMI dei settori strategici regionali quali Aerospazio, Automotive, il Ferrotranviario, la Filiera Moda, quella dell’Agroalimentare, dell’Energia-Ambiente e della Salute. All’azione di Bruxelles si aggiunge il sostegno del Governo italiano. La misura, prevista dal Pnrr alla missione 4, tenderà al potenziamento di queste sfide.

Nel concreto, quali saranno gli interventi?

Gli interventi a supporto, saranno sviluppati attraverso l’adozione delle tecnologie avanzate digitali disciplinate dal Programma Europa Digitale: Intelligenza Artificiale, Calcolo ad Alte Prestazioni, Sicurezza Informatica. Le attività si declineranno nei percorsi di sviluppo competitivo, di innovazione di prodotto, e processo, di organizzazione, ed efficientamento gestionale, se necessario, in combinazione con le tecnologie abilitanti. Per garantire tutto questo, Pride offre, a breve saranno più chiare le regole d’ingaggio, servizi di Test e sperimentazione, grazie al contributo di esperti di Industria 4.0, e ancora, con i suoi laboratori diversificati, assicura test di convalida ai massimi livelli tecnologici. In questa direzione molte attività sono già avviate. Fondamentale, poi, tutta la partita dell’alta formazione che, con il nostro personale e la rete attivata, siamo in grado di assicurare.

Come il tessuto produttivo campano può rimanere in contatto ed essere aggiornato?

Grazie ai nostri canali di comunicazione: il sito , i profili social, la nostra Weekly Dih e il magazine Infosfera sarà possibile seguire i passaggi del progetto e, grazie alla collaborazione con riviste come la vostra, sarà possibile stimolare intelligenti collaborazioni e condivisioni di esperienze e competenze.

Quali previsioni?

In Campania, seguendo il trend di crescita di questi anni e il dinamismo del tessuto produttivo, è tempo di scrivere nuove pagine, più belle, innovative, moderne. Ci sono tutte le condizioni per fare della nostra regione una eccellenza nazionale.