San Giorgio, la felicità da prendere a morsi

Non solo gusto, bontà e salute. L’azienda salernitana si distingue per impianti produttivi e di conservazione all’avanguardia, cultura tecnica e attenzione continua alla crescita di fiducia della clientela. Ce ne parla Ivan Bruno, socio dell’azienda leader nel comparto food

 

Anche quest’anno avete ricevuto il Premio Industria Felix – l’Italia che compete. Una conferma per le vostre buone performance gestionali. Soddisfatti dei risultati conseguiti?

Ricevere anche quest’anno questo riconoscimento è per noi un ulteriore e importante motivo d’orgoglio. Questo premio rappresenta l’impegno e gli sforzi, l’affidabilità e la solidità dell’azienda che ogni giorno cerchiamo di preservare nonostante le sfide del mercato. Confermare i risultati è per noi una mission che si ripete ogni anno, possibile solamente se tutte le componenti del sistema aziendale funzionano alla perfezione. Ci contraddistinguono la capacità di reagire velocemente alle dinamiche del mercato e la ricchezza valoriale di una dirigenza a carattere familiare. San Giorgio non è solo grande esperienza e cultura tecnica, ma anche una azienda caratterizzata da valori umani e professionali di altissima caratura.

Il ciclone Covid quanto ha inciso sulle vostre attività?

Nonostante l’epidemia Covid abbia travolto in particolare il settore del “fuori casa”, la nostra azienda non ha mai chiuso, pur registrando un drastico crollo delle vendite e una perdita di fatturato di circa il 25%. Una riduzione che stiamo velocemente recuperando, tanto che per fine anno potremo contare su un fatturato di 37 milioni di euro, dopo aver chiuso l’anno scorso a quota 26,3 milioni di euro.

Siamo riusciti sempre ad essere vicini ai nostri clienti, evadendo la totalità degli ordini e garantendo la merce. Risultati brillanti ottenuti grazie alle capacità e al lavoro della nostra struttura produttiva e di quella distributiva, con le quali siamo in grado di essere il più possibile vicino alla nostra clientela.

Per noi l’obiettivo di crescita costante è la forza motrice: guardando al futuro, nei prossimi cinque anni ci siamo posti come traguardo un ulteriore incremento dei risultati raggiunti finora. La pandemia ha avuto l’effetto di aumentare la competizione, favorendo i grossi operatori capaci di organizzarsi meglio. A mio avviso assisteremo a una progressiva concentrazione del mercato nelle mani di pochi, con tutto quello che un simile riposizionamento comporta.

Avete adottato nella vostra azienda i principi dell’industria 4.0. Vuole spiegarci quali le implementazioni scelte e quali i vantaggi che ne sono derivati?

Siamo tra le prime aziende ad aver accolto la sfida della trasformazione digitale 4.0: già da 5 anni stiamo lavorando in ottica 4.0 e questo ci ha permesso di gestire meglio anche la pandemia. Negli ultimi anni abbiamo rinnovato i nostri impianti e aggiornato il sistema informativo aziendale: posso senz’altro affermare con orgoglio che la San Giorgio è la prima tra le aziende nazionali nel settore dei surgelati con il sito produttivo più grande d’Italia.

Oggi lavoriamo con un gestionale assolutamente innovativo che permette di avere il controllo della filiera, intesa sia come processo produttivo, stoccaggio e distribuzione, sia sotto il profilo dei costi.

Da sempre siete attenti alle nuove esigenze in termini di gusto e orientamento dei consumatori. Avete in programma nuove referenze che amplieranno la vostra gamma di offerta?

Sì, diverse. Abbiamo ampliato la gamma dei prodotti nord europei con una linea danish pastry composta da tre referenze, tra le quali un intreccio al cioccolato, realizzato sempre con pasta danese. Stiamo lavorando, inoltre, ad una linea di prodotti al burro lavorata seguendo le tecniche francesi, ossia seguendo un processo di lavorazione tipico francese che è possibile effettuare solo con impianti particolari, di cui San Giorgio è dotata.

Andremo così ad occupare una fetta di mercato finora per noi inesplorata e in cui sono state protagoniste solo le aziende d’Oltralpe molto presenti nel canale foodservice. Proporremo un prodotto “alla francese”, ma realizzato da un’azienda italiana: non un’alternativa di prodotto, dunque, ma un’alternativa di marchio di fabbrica. Il lancio è previsto a gennaio al Sigep 2022 e per l’occasione abbiamo creato un brand ad hoc.

Tre ragioni per cui scegliere un prodotto San Giorgio.

Qualità. Ricerchiamo e scegliamo solo le migliori materie prime per offrire prodotti d’eccellenza. La qualità si esprime attraverso i sapori genuini, la salubrità degli ingredienti, le ricette tradizionali e le declinazioni particolari, come la linea vegana. Offriamo un vasta gamma di prodotti sempre più innovativi, pur preservando la tradizionalità che ci contraddistingue da oltre 40 anni.

Innovazione. Abbiamo un sito tra i più innovativi: 15 linee di produzione all’avanguardia e impianti di confezionamento di ultima generazione.

Customer satisfaction. Il 90% di tutta la nostra gamma di prodotti viene distribuito attraverso il canale Food Service. Siamo in grado di evadere rapidamente gli ordini perché molto focalizzati sulle esigenze di questo canale.

Gestiamo direttamente la metà della distribuzione dei nostri prodotti e questo è molto importante anche perché i costi legati alla logistica sono cresciuti molto in questo anno e mezzo, a causa della difficoltà di realizzare quelle economie di scala che permettono di contenere le tariffe.

Nonostante i fenomeni del mercato, riusciamo ad intercettare le preferenze dei consumatori e i trend di mercato che si traducono in ricette artigianali declinabili in grande scala per sviluppare prodotti che rendano felici chi li assaggia.