In questo film di animazione il regista Jonas Poher Rasmussen intreccia uno splendido arazzo di immagini e ricordi, per raccontare la toccante storia di un giovane alle prese con il suo traumatico passato per salvarsi il futuro. 

Spingendo il confine della forma ibrida documentaria, Flee apre nuove strade all’animazione e alla narrazione confessionale con una storia che ha un profondo impatto emotivo.

Il protagonista è Amin Nawabi (uno pseudonimo), un accademico trentaseienne di alto livello, che sta progettando di sposarsi e trasferirsi con il suo fidanzato Casper.

FLEE – Una scena del film

Ma qualcosa lo trattiene e Amin continua a rimandare. Proprio poco prima delle nozze, il passato torna a fargli visita, facendogli ripercorrere gli anni della sua gioventù, quando dall’Afghanistan arrivò in nord Europa dopo un lungo drammatico viaggio, con la speranza di chiedere asilo e trovare sicurezza. 

Flee è il racconto di una fuga che si trasforma in un inno alla vita e alla libertà, un percorso umano intessuto di sfide e gioia contagiosa, una cronaca veritiera e poetica della ricerca della felicità, che apprendiamo dalla viva voce del protagonista.

Un film straordinario che è già nella storia del cinema, il primo a essere candidato all’Oscar come miglior film internazionale e al contempo come miglior documentario e miglior lungometraggio d’animazione.