Digital detox: lezioni en plein air per 5 scuole del Salernitano

La società di consulenza Gruppo Iovine promuove un progetto di digitalizzazione consapevole per gli studenti. Coinvolti 4 licei e un istituto tecnico. L’attività didattica outdoor si svolgerà il prossimo 22 gennaio lungo il percorso naturalistico “Le acque dell’Angelo” ad Avellino

 

Nell’era dei live social e della vita raccontata post dopo post, delle ansie da notifica, dell’always on, arriva la buona notizia che alcune scuole di Salerno (quattro licei ed un istituto tecnico) hanno aderito al progetto di Digital Detox promosso dalla società di consulenza Gruppo Iovine e coordinato da Daniela Pastore, esperta di comunicazione.

Al centro dell’innovativo percorso una nuova dipendenza: quella da dispositivi tecnologici che colpisce in modo sensibile gli adolescenti.

«Isolamento, ansia e depressione, difficoltà di concentrazione, stanchezza prolungata, dipendenza dall’oggetto “telefono” vanno riconosciuti e affrontati con urgenza e fermezza. Uso sì, ma non abuso! Le nuove generazioni, vittime delle distrazioni digitali, vanno aiutate. Devono usare i social ma non esserne usati», afferma Luca Iovine, fondatore della società di consulenza salernitana.

Da qui – dall’esigenza di agire contro il dilagare di un fenomeno dai risvolti preoccupanti – nasce il progetto Digital Detox. La prima attività didattica outdoor si svolgerà il prossimo 22 gennaio, lungo il percorso naturalistico “Le acque dell’Angelo” ad Avellino.

Come nell’antica Grecia i Peripatetici di Aristotele seguivano le lezioni del loro maestro camminando, gli studenti delle scuole salernitane coinvolte sperimenteranno “la digitalizzazione consapevole” lungo il percorso naturalistico, recentemente inaugurato dall’amministrazione in collaborazione con il CAI di Avellino. Prima di iniziare saranno accolti, al loro arrivo, dal Sindaco della città e dagli Assessori allo Sviluppo e alla Cultura che hanno sostenuto l’iniziativa.

I ragazzi saranno accompagnati da un life style coach che saprà guidarli in una esperienza di benessere fatta di movimento e silenzio, da una guida CAI che illustrerà loro le bellezze del territorio e da un medico che spiegherà con dovizia scientifica i danni causati dall’eccessivo uso dei dispositivi digitali. Senza telefonini percorreranno questo sentiero che parte dalle sorgenti della Laura e del Labso e conduce alla caratteristica località Borgo, per visitare poi il Santuario di San Pantaleone.

Il mettersi in gioco in aperta natura permetterà senz’altro ai giovani di restituire valore ad alcuni aspetti fondamentali della vita di ognuno come osservare, scoprire, ascoltare. E dunque, nell’ottica di una proficua alleanza educativa tra i genitori e gli insegnanti, il Gruppo Iovine ha ritenuto utile dare vita “reale” ad un progetto di consapevolezza e sensibilizzazione al tema per poter vigilare al meglio sui ragazzi che parteciperanno agli incontri previsti.

La prima attività esperienziale si è svolta il 16 dicembre presso il Teatro Sabatini, all’interno del liceo aderente al progetto. Circa 200 studenti hanno partecipato ad una lezione di “Digital detox; tra sostenibilità ed etica per vivere al meglio il digitale condotta da un manager e coach di “digital detox”.

Il tema della disintossicazione digitale non riguarda però solo le nuove generazioni: «Se da un lato le telecomunicazioni accelerano il business e aumentano la velocità dei cicli produttivi, la dipendenza digitale riduce la produttività dei lavoratori. Non a caso in un nostro recente progetto, finanziato dall’INAIL, i percorsi di disintossicazione digitale sono alla base di un processo di miglioramento del clima aziendale e di riduzione dello stress per i lavoratori ed i manager!», ha aggiunto Luca Iovine.

L’iniziativa è stata inoltre patrocinata da UCID – Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti NAPOLI e CAMPANIA: «Sostenere progetti del genere, significa non restare sordi al richiamo dei nostri giovani per aiutarli a vivere le loro giornate più “vicino agli altri” senza lasciarsi soffocare da una digitalizzazione spinta che li allontana nei rapporti umani. Un plauso al Gruppo Iovine e un ringraziamento alle scuole che hanno raccolto l’invito, auspicando in altre iniziative del genere», queste le parole di Diego Guida, editore e presidente della sezione di Napoli dell’Ucid.

Il progetto si concluderà con l’apprendimento di una migliore gestione – consapevole e non punitiva – in aula dell’uso degli smartphone, frutto di un patto tra docenti studenti e famiglie per limitare i rischi per la salute psicofisica dei ragazzi.