Calabra Maceri, da rifiuto a risorsa

Crescenzo Pellegrino racconta la genesi dell’innovativo SuperDry Italian System, classificatosi al secondo posto nella categoria imprese al Premio Best Practices per l’Innovazione di Confindustria Salerno 2019

La sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato.
L’idea di integrare la nostra base impiantistica con un Biodigestore è nata dall’esigenza di colmare un gap nell’assetto impiantistico calabrese attuale, fortemente deficitario rispetto alla produzione media dei rifiuti, e alle crescenti percentuali di rifiuti differenziati da trattare. Il Biodigestore, realizzato in house, con fondi propri, è il risultato di un progetto di ricerca e sviluppo in collaborazione con l’Università della Calabria e valenti professionisti del settore. Il punto di forza del nuovo impianto è dato dall’evoluzione di una tecnologia denominata “SuperDry Italian System” che prevede una digestione anaerobica in ambiente “dry” con un tenore di sostanza secca superiore al 20%. Il carattere della innovatività sta nel sistema che permette l’immissione delle matrici pretrattate in ambiente “secco”, non additivate da acque di processo e con una densità elevata. L’adozione di un tale sistema permette la totale eliminazione delle plastiche dal processo a monte e a valle nella fase di trattamento del digestato; l’aumento della produttività di biogas, a parità di alimentazione, di almeno il 20% rispetto a tradizionale tecnologie similari (40mila t/anno di rifiuti organici in 4.2 milioni di metri cubi di biometano) e la totale eliminazione del problema connesso al trattamento delle acque di processo che, nel caso di sistema ad “umido”, è evidentemente presente. Tali benefici determinano la perfetta operatività a breve e lungo termine.

Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto?
Il mercato è la base da cui si evolve un idea/prodotto che trova la perfetta concretizzazione attraverso i partner ideali e un buon lavoro di squadra.

Qual è la sua domanda sempre nuova come imprenditore e come uomo?
L’elemento chiave è sempre determinato dalle esigenze del mercato che ispirano l’imprenditore a mettere in campo le proprie risorse professionali, mantenendo saldi i propri ideali di rispetto e tutela del territorio e dell’ambiente.

Che visione ha dell’Italia e del Made in Italy?
Partendo dal presupposto che l’Italia si pone in una posizione assai virtuosa rispetto a molti altri paesi dell’Unione Europea, con sistemi di raccolta differenziata ormai radicati e consolidati da anni, è pur vero che lamenta altresì una forte carenza impiantistica. Il governo dovrebbe puntare sulla costruzione di nuovi impianti, ridefinendo la normativa che riguarda le procedure amministrative di autorizzazione, incentivando così le maestranze locali a scendere in campo. Il nostro Paese dispone di eccellenze nel campo della tecnologia e della meccanica che, se facilitate da un sistema burocratico più efficiente, potrebbero costituire il punto di svolta per il rilancio dell’economia nazionale attraverso importanti investimenti nel settore.