ADM, la fortuna aiuta i capaci

Questione di metodo: nella società specializzata nella progettazione e costruzione di stampi termoplastici per il settore Automotive, Aerospaziale e Farmaceutico/Medicale, l’errore non trova posto

 

Se è vero che «gli uomini d’affari giocano una partita mista di abilità e di fortuna», Antonio Di Maio, fondatore di ADM – azienda specializzata nella progettazione avanzata e nello sviluppo di sistemi e processi integrati per gestire l’intera fase della realizzazione di stampi principalmente per il settore Automotive, Aerospaziale e Farmaceutico/Medicale – la sua l’ha vinta fin da subito.  Armato di audacia e tecnica, autentici strumenti di potere, dopo un’iniziale esperienza come industrial designer, nel 2009 decide di mettersi in proprio, complice anche la crisi economica che travolge l’azienda di cui era risorsa. Come primo passo investe su di sé, sulla sua formazione e, solo pochi mesi dopo, insieme con Luigi Grimaldi tuttora suo socio, fonda una prima, piccolissima, società inizialmente di consulenza. Per far decollare lo sviluppo produttivo punta ad eterogenee fonti di capitale.

Gli strumenti normativi ci sono, occorre solo individuare quali contributi e opportunità di finanziamento sono in linea con le strategie di crescita operativa che ha in mente. Con il sostegno agevolativo di Invitalia acquista i prime due macchinari che insedia nei 400 mq dello stabilimento di Baronissi. Da lì in poi crescono le idee, la clientela e le ambizioni che danno vita – nel 2016 – alla startup innovativa ADM e a una serie costante di successi: brevetti, ricerca e sviluppo in proprio, tecnologie innovative di processo. Una continua tensione al miglioramento che ne fa una realtà di piccole dimensioni ma sempre più competitiva e dinamica. Nel 2018, grazie al Piano Industria 4.0, investe in innovativi macchinari e apparecchiature incorporanti tecnologie digitali avanzate. L’identità intelligente dell’azienda – fin dagli inizi la dematerializzazione dei documenti è un punto fermo della ADM – trova così maggiore rispondenza nelle risorse e nei mezzi a disposizione. Uno strumento cardine è l’Adavanced Design and Manufacturing (ADM), la piattaforma capace di gestire, partendo dal preventivo, l’intera fase di Progettazione e Costruzione Stampo attraverso una “guide&check” illustrata. Istruzioni visive a prova di errore, che migliorano la qualità del prodotto fin dal primo tentativo. Antonio lo definisce il metodo ADM: «Le nostre procedure sono oggettivate attraverso screenshot e foto che guidano l’operatore nella verifica dei vari punti. Il nostro software va dal preventivo al prodotto costruito e integrato anno dopo anno, commessa dopo commessa. In questo modo riduciamo al minimo gli errori lungo il processo, dal progetto alla macchina, raggiungendo i massimi livelli di affidabilità e precisione».

Tutto è progettato in 3D, in modelli che consentono immediatamente il rilevamento delle interferenze e la possibilità di correggerle in tempo utile. Negli ultimi anni la società – che oggi ha sede a Mercato San Severino, in uno stabilimento di 1100 mq di sola produzione – non ha smesso di crescere, forse perché in ADM non hanno smesso di imparare, confrontandosi e facendo rete anche con altre aziende. Ne è un esempio la collaborazione con Complastic e Innovaplast, sodalizio grazie al quale le si sono spalancate le porte della K 2022, la più importante fiera internazionale dedicata all’industria delle materie plastiche e della gomma che si svolgerà dal 19 al 26 ottobre a Dusseldorf. Qui, presso lo stand della Negri Bossi, il più grande produttore italiano di macchine per lo stampaggio a iniezione, sarà presentato uno stampo innovativo made in ADM, in quella piccola ma grande realtà in cui il futuro digitale è già presente.