Mollo tutto e vado in ferie

Come comunicare, in modo elegante, la propria assenza dal lavoro secondo il bon ton 4.0

 

Periodo di ferie ma non per tutti. E va bene così, perché se tutti andassimo in ferie contemporaneamente chi ci preparerebbe i gelati, chi risponderebbe ai call center quando la carta ci si blocca?

Questo dovrebbe farci pensare che il come e il quando, argomenti tanto legati al Galateo, non siano per niente scontati.

Mi ispira questo articolo prima delle vacanze un fatto tratto da una storia vera: la mia. Concordo con un falegname un tot di mensole che andrebbero ad aggiungersi ad altre che tutte insieme compongono la mia libreria, o quello che sarà. O, a questo punto quello che era, perché adesso sembra un deposito.

Esistendo un precedente di misure, colori e pagamenti in tempo reale, chiedo via mail la tempistica che mi viene data e non rispettata. Mando una prima mail di richiesta informazioni…muto. Mando la seconda, prendendomi la probabile responsabilità del mancato recapito (non lo dice il bon ton ma il buon senso e un filo di astuzia mal riposta), ancora nulla. La terza è un sollecito, breve e conciso. Finalmente arriva una risposta. Breve e concisa: sono in ferie da una settimana, ci sentiamo quando torno. Stavolta muto rimango io.

Manca il tempo di rispondere alle email cortesi, si trova quello per rispondere piccati ai solleciti, altrettanto cortesi. E anche qui non si indica il quando. Perché quando torno può significare qualsiasi cosa. Di certo non significa quando avevamo concordato, ma va bene, così. O meglio: non va bene per niente. Il mio livello di pazienza credo sia secondo solo al Dalai Lama, ma a prescindere ho bisogno delle mensole quindi forse è meglio che in ferie ci vada io, altrimenti incendio la stanza dei libri e passo a Kindle. E visto che non sono avvezzo alle lamentele, ho riflettuto su quanto sia importante non essere colti in fallo da chi ci cerca.

E quanto sia importante, anche per il bene delle ferie, non farsi cercare proprio. E dunque ha senso comunicarle queste date di non reperibilità.

Cosa dice il Galateo 4.0? Che l’auto risponditore non è la cosa più elegante ma nemmeno la cosa più inutile. Più appropriato sarebbe scrivere una email con il testo uguale per tutti, personalizzando almeno la frase di apertura e i saluti finali.

Se proprio pensiamo che questo investimento in tempo sia inutile, scriviamola almeno senza affidarci ai frasari dell’intelligenza artificiale.

Sono 3 righe bene investite, annunciano che stiamo staccando. Per il Back to work c’è tempo di un altro articolo. Però facciamolo: è anche un modo per tenere i rapporti con chi, ferie o non ferie, si fa sentire poco.