Intelligenza Artificiale, occhio ai fake

La nuova, dirompente, tecnologia può rappresentare un’opportunità per i professionisti e per le aziende, a patto che si diffondano le competenze necessarie a utilizzarla in modo proficuo e non superficiale o erroneo

 

Non tutti conoscono Valery Brumel, ma molti sanno che il salto in alto nelle prime edizioni delle Olimpiadi richiedeva gambe muscolose perché la tecnica “ventrale” dominava ai tempi questa disciplina. Questo atleta degli anni ’50 si distinse grazie a questa caratteristica fisica. Successivamente, qualcosa accadde: qualcuno sostituì la sabbia e i trucioli di legno sui quali Brumel atterrava con i moderni materassi. Da quel momento tutto cambiò. L’innovazione infatti non è il cambiamento della tecnologia: essa è piuttosto data dalle opportunità che si aprono in virtù delle soluzioni che nuove tecnologie consentono ed è quindi frutto non di aspetti tecnici, ma organizzativi e culturali: sono i materassi infatti ad aver consentito all’americano Dick Fosbury di adottare il moderno salto di schiena.

L’ultimo cambiamento tecnologico in ordine di tempo è l’avvento dell’Intelligenza Artificiale e costituisce un’opportunità sia per i professionisti, sia per le aziende, soprattutto sul piano della produttività personale a patto che si diffondano le competenze necessarie a utilizzarla in modo proficuo e non superficiale o erroneo.

Mentre la ricerca su Google ha nel vaglio delle risposte un elemento essenziale della sua efficacia, così il buon uso degli strumenti di AI Generativa ha infatti nelle domande (“prompt”) che vengono fatte il fattore determinante non solo per limitarle ad ambiti pertinenti, ma anche per formulare le richieste in modo coerente con il linguaggio su cui i diversi sistemi si basano.

Ad esempio, nell’usare Chat GPT è utile chiarire la familiarità con l’argomento del destinatario della risposta (“mettiti nei panni di…e dimmi…”), indicarne il formato atteso (una tabella, una lista,…) e fornire un esempio di come la vorremmo.

Sul piano della produttività personale è, poi, opportuno consultare la disponibilità di estensioni con cui è possibile attivare ChatGPT all’interno di servizi esistenti così da abilitarlo ad usi ancora più immediati. In tal modo, ad esempio, consente, integrato in YouTube, di avere un’immediata trascrizione di video e un successivo riassunto della stessa. Tanti sono gli impieghi di AI nell’ambito della produttività personale che la conoscenza delle funzionalità e dei prompt più efficaci può permettere un accesso più immediato alle informazioni e una maggiore produttività del lavoro laddove, al contrario, una superficiale conoscenza degli strumenti rischia di banalizzarne la comprensione e offre un limitato impatto sul lavoro quotidiano.

Fra tutte queste funzionalità ne manca però una: una applicazione che permetta di riconoscere i contenuti realizzati grazie all’Intelligenza Artificiale: persino quello creato da OpenAI non è al momento efficace e l’equivalente funzionalità di Turnitin, il principale software che in università si usa per contrastare il fenomeno del plagio, presenta ancora molti limiti. La facilità con cui questa tecnologia si presta a creare una foto, un audio, un video falsi invoca pertanto la necessità di introdurre il prima possibile funzionalità che aiutino a riconoscere e contrastare non solo le fake news e a contrastare fenomeni quali la contraffazione e la creazione di recensioni false.