Il “turismo accessibile”, una risorsa da potenziare

ROSALBA FATIGATIDiventa sempre più necessario promuovere e diffondere una cultura dell’ospitalità in condizioni di pari opportunità, attenta ai bisogni delle diverse tipologie di utilizzatori

 

L’accesso all’esperienza turistica deve essere garantito a tutti, indipendentemente dalle condizioni personali, sociali ed economiche.

Le persone con esigenze speciali possono essere gli anziani, le persone con disabilità fisiche o sensoriali, con difficoltà cognitive, con esigenze dietetiche o con problemi di allergie, che necessitano di particolari comodità e agevolazioni per viaggiare.
Per raggiungere questo obiettivo di civiltà bisogna fare riferimento ad uno standard di qualità elevata e cioè ai principi dell’Universal Design, un modello di progettazione e di organizzazione dei servizi, attento ai bisogni delle diverse tipologie di utilizzatori.

Il turismo accessibile è una risorsa perché comprende un segmento particolare di turisti, con una domanda potenziale, che, solo in Italia, può essere quantificata in circa 4 milioni di cittadini con limitazioni più o meno importanti all’autonomia personale (rapporto ISTAT 2012 sull’inclusione sociale delle persone con disabilità). Inoltre vanno aggiunti familiari, accompagnatori, guide specializzate, etc. oltre a considerare il notevole flusso di turisti provenienti dall’estero.

Il turismo accessibile attualmente è riconosciuto dal mercato e dai grandi tour operator come turismo attento ai bisogni di tutti.
Rispondere ai requisiti di accessibilità produce una crescita significativa nel turismo che, attraverso studi di settore, riferiscono di un potenziale aumento fino al 20%.

Tale richiesta sinora ha ricevuto risposte parziali e spesso limitate all’accessibilità fisica di singole attrazioni turistiche. Il concetto di “barriera architettonica” è molto più esteso rispetto al semplicistico “ostacolo fisico” (solitamente indicato con l’omino su sedia a ruote); esso comprende tutti gli elementi che possono essere causa di limitazioni percettive, di disorientamento, di affaticamento e risultare in generale fonti di disagio o di pericolo per “chiunque”.
Sarà necessario quindi promuovere e diffondere una cultura dell’ospitalità in condizioni di pari opportunità.
L’impresa turistica dovrà avere l’opportunità di rispondere ad una domanda di “ospitalità ampia” con una offerta di “ qualità dell’accoglienza”.
Per permettere al potenziale cliente con esigenze speciali questa diversa offerta turistica/culturale bisognerà che anche i sistemi di trasporto e il sistema turistico locale, o meglio l’insieme di servizi e di offerte ricettive che riguardano l’accessibilità urbana e la disponibilità di informazioni in tutte le sue forme (multimediale, tattile, braille, L.I.S., ecc…), risponda a requisiti di fruibilità estesa.
Bisognerà mettere in campo azioni finalizzate a raggiungere questi obiettivi facendo sistema con tutti i responsabili delle Autonomie Locali, Infrastrutture, Operatori Turistici ed Enti Pubblici.

Un’opportunità anche per Salerno è offerta dal recente D.L. 31 maggio 2014 n.83, Tit.II . Misure urgenti a supporto dell’accessibilità del settore culturale e turistico, che all’articolo 10 recita: «Disposizioni urgenti per l’introduzione del credito di imposta per favorire la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive. Al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva, per accrescere la competitività delle destinazioni turistiche, per il periodo d’imposta in corso all’entrata in vigore del decreto e per i due successivi, alle strutture ricettive esistenti alla data del 1° gennaio 2012, è riconosciuto un credito di imposta nella misura del 30% delle spese sostenute fino ad un massimo di 200.000,00 euro per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche in conformità alla L. n.13/89 e al D. M.LL.PP. n.236/89».

Altra opportunità di grande valenza turistica e sociale potrà essere la realizzazione di un portale “Turismo per tutti”, una banca dati che contenga la mappatura dettagliata delle diverse attività turistiche, che saranno classificate in base all’accessibilità delle strutture, in tutto il territorio locale e volta a raccogliere informazioni riguardanti le attrazioni turistico-culturali, le bellezze naturali, compresa la fruibilità dei percorsi di collegamento e dei mezzi di trasporto, oltre alla recensione delle strutture pubbliche e private attrezzate per fornire accoglienza e servizi alle persone con esigenze speciali.

Bisognerà attivare, inoltre, azioni di sensibilizzazione degli operatori del settore affinché le informazioni sulle strutture e sui percorsi siano affidabili e atte a garantire dati certi ed efficaci, per consentire a ciascuna persona di valutare autonomamente il livello di rispondenza della struttura ricettiva alle proprie esigenze.

Per migliorare l’accessibilità delle destinazioni turistiche è necessaria, quindi, l’integrazione nella strategia di sviluppo turistico locale con il coinvolgimento dei vari attori, mediante campagne di informazione e di sensibilizzazione, partenariati nella gestione della destinazione, valorizzazione e commercializzazione delle risorse turistiche, integrazione degli aspetti sociali e ambientali nell’offerta turistica e promozione di strategie di comunicazione.

Tale risorsa é un’opportunità enorme perché migliora l’offerta turistica con la proposizione di un nuovo modello, aumenta la competitività e rappresenta soprattutto una responsabilità sociale di immenso valore.