Economia e business del calcio moderno

business-calcioPerché vinca non solo in campo, oggi una squadra di calcio va gestita come una azienda di successo, andando a ricercare le migliori soluzioni e strategie

Tutti gli appassionati di calcio, come è giusto che sia, hanno una visione romantica del loro sport preferito, e solitamente tendono a non soffermarsi più di tanto su quella che è la gestione economica di una moderna squadra di calcio. I nostri tifosi infatti sono legati a una concezione del calcio un po’ retrò che si basava su una organizzazione alla buona, la figura di un presidente mecenate che ogni tanto tirava fuori qualche soldo per comprare il campione di turno e tanta passione per i colori del proprio team.

Nel calcio moderno però non è più possibile lasciare spazio all’improvvisazione e al fai da te; una squadra che vuole arrivare ad alti livelli di competitività non può prescindere dall’avere una gestione economica e finanziaria attenta e professionale.
Se si vanno ad analizzare i dati vediamo infatti che le squadre che al momento sono più vincenti in Europa sono le stesse che possono contare su un maggiore giro di affari. É vero che le vittorie poi generano un circolo virtuoso di maggiori presenze negli stadi e maggior successo del merchandising, ma ormai nessuno può più negare che le cifre necessarie per creare e mantenere una squadra di calcio di successo non sono più sostenibili da un singolo finanziatore, ma devono essere generate da una ottima pianificazione aziendale. Recentemente Andrea Agnelli, ad andrea-agnelliesempio, ha parlato con soddisfazione dei risultati raggiunti dalla Juventus nel corso della stagione 2013/14: i bianconeri hanno concluso la stagione con 280 milioni di ricavi. Cifre eccellenti se raffrontate alla serie A, ma ancora lontane da quelle degli attuali colossi del calcio europeo.

Tanto per dare qualche cifra, Real Madrid, Barcellona, Manchester United e Bayer Monaco sono state tutte sopra i 500 milioni di ricavi. Inevitabilmente meno ricavi significano meno risorse a disposizione per potersi permettere di pagare gli stipendi dei campioni, che poi sono quelli che ti fanno vincere le partite. Infatti se guardiamo i risultati delle nostre squadre a livello europeo vediamo che facciamo molta fatica ad arrivare alle fasi finali delle varie competizioni.
C’è anche un altro indicatore molto importante, a volte sottovalutato, per capire quanto sia un salute il calcio italiano, ed è guardare le quote offerte dalle maggiori agenzie di scommesse. Se andiamo a vedere ad esempio quelle indicate da William Hill, che offre le quote delle migliori scommesse sul calcio in Italia, vediamo che è praticamente impossibile trovare una formazione italiana tra le favorite per la vittoria di una prestigiosa competizione internazionale per squadre di club, come ad esempio la Champions League o l’Europa League.

La conclusione pertanto non può essere che quella di gestire una squadra di calcio come una azienda di successo, andando a ricercare le soluzioni e le strategie di maggior successo non solo in campo ma anche in amministrazione. Questo discorso ovviamente vale a tutti i livelli, e non solo nella massima serie. Vediamo con piacere che la nostra Salernitana è risultata essere la terza squadra in lega pro per valore economico durante la stagione 2013/14, addirittura la prima della classe per presenze allo stadio nel proprio girone. Non è possibile ovviamente prescindere dai goal, ma di sicuro questo è il cammino giusto per provare a raggiungere la sospirata promozione in serie B.