Buon cibo fa buon sangue…e buona circolazione

antonio di pietroUna corretta alimentazione può aiutare a combattere problemi di vene e capillari, problema che affligge più del 20% delle donne

Le ricerche dimostrano che più del 20% delle donne soffre di problemi a vene e capillari, e il processo inizia molto presto già dai 20 anni o con la prima gravidanza. I capillari bluastri che compaiono in superficie sono legati a molti fattori: una predisposizione genetica (spesso è visibile lo stesso fenomeno antiestetico nella madre o nelle sorelle), fattori ormonali o anche alle cattive abitudini di vita, come il fumo, l’alcool, e la poca attività fisica.
Per combattere questo fenomeno dall’interno alcuni cibi sono più consigliati di altri per le loro proprietà: i frutti di bosco sono ricchi di flavonoidi e migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni; l’ananas contiene la bromelina, un enzima con azione antiedemigena (riduce la quantità di liquido che rischia di accumularsi negli spazi interstiziali dei tessuti), e antinfiammatoria, contrastando così anche la ritenzione idrica tipica della cellulite.
Anche il mirtillo con la vitamina A e C serve per stimolare il microcircolo, mentre il betacarotene contenuto in fragole, melone e mango protegge dai raggi UV.
Per concludere la mela presenta oligoelementi, sali minerali e quercetina utili per migliorare l’assorbimento di ossigeno da parte delle cellule oltre a contenere flavonoidi e polifenoli dalla proprietà antiossidanti e anti-aging.
Per quanto riguarda i trattamenti che è possibile adottare, ve ne sono di diversi più o meno indicati in base alla dimensione e al colore dei vasi.
La Scleroterapia
Crea un’infiammazione acuta del capillare che ne determina la chiusura, si esegue tramite l’iniezione nel vaso di una sostanza chimica sclerosante. A volte si effettua in combinazione con il laser: si trattano con la scleroterapia i vasi più ingrossati, e poi, a distanza di 4-6 settimane, si completa il trattamento dei capillari circostanti più piccoli con il laser. Una seduta costa circa 150 euro, un trattamento ne prevede 2-3. Presenta il rischio di una complicanza se il liquido iniettato si diffonde nei tessuti: può crearsi una piccola cicatrice dovuta ad una ustione chimica. Oggi si può evitare questo rischio grazie alla nuova scleroterapia con soluzione ipersalina, che per osmosi richiama l’acqua, concentra il sangue e lo coagula, senza rischi per i tessuti.
Il Laser
Il laser può essere utile quando la pressione del sangue nei vasi sanguigni non è eccessiva. Un esempio è dato dal Laser Neodimioyag o dal Dye laser; il primo maggiormente adatto a capillari grossi e profondi, il secondo funziona meglio con quelli superficiali. Tale trattamento però rischia di dover essere ripetuto almeno una volta all’anno perché la pressione sanguigna rischia di riaprire il vaso.
Infine è bene ricordare che se ci si espone al sole per troppo la pelle viene sottoposta ad un calore eccessivo e dannoso.
Le alte temperature possono compromettere la corretta circolazione: il corpo tende a eliminare il calore assorbito dell’esterno dilatando i vasi sanguigni, di conseguenza le vene diventano più fragili e meno elastiche. Il risultato? Insieme a gonfiore e pesantezza possono comparire antiestetici reticoli bluastri di capillari (le teleangectasie).
Si dovrebbe contrastare l’eccessivo calore facendo frequenti docce o nebulizzando spesso acqua termale o con semplice acqua minerale contenuta in comodi spruzzini senza trascurare l’applicazione di creme protettive per difendersi dall’azione dei raggi ultravioletti; utili creme rinforzanti e rigeneranti a base di fospidin.