Terapia con microinfusore per insulina

giuseppe fatatiPiù costosa rispetto alla classica terapia multi-iniettiva, ma in considerazione dei risultati che si possono raggiungere in termini di compenso glicemico, di riduzione delle ipoglicemie gravi e delle ospedalizzazioni nonché di prevenzione delle complicanze, questa innovativa cura è lo stesso conveniente

 

Sempre più spesso si sente parlare di microinfusori di insulina e sistemi integrati per le persone con diabete. Cercherò in breve di rispondere alle domande che più spesso vengono poste e in particolare a: cosa è un microinfusore, che cosa è un sistema integrato e quali sono le indicazioni per l’utilizzo di quest’ultimo sistema.

 

I microinfusori di insulina sono dispositivi portatili di piccole dimensioni, paragonabili a un cellulare o a un lettore MP3, che rilasciano insulina ad azione rapida 24 ore su 24 attraverso un tubicino sottile e una agocannula (set di infusione) inserita sottocute. La quantità di insulina rilasciata è personalizzabile in base alle esigenze. La beta cellula pancreatica di un soggetto non diabetico rilascia regolarmente piccole dosi di insulina nell’organismo per controllare i livelli di glicemia nel sangue. La quantità di insulina prodotta varia in base alle caratteristiche personali e a fattori come attività fisica, metabolismo, livello di stress e malattie. Durante l’assunzione di cibo, viene rilasciata una quantità extra di insulina per mantenere l’equilibrio glicemico. Il microinfusore imita l’azione del pancreas in quanto fornisce costantemente insulina, anche in dosi supplementari, se necessario. Può essere programmato affinché la eroghi in continuo – profilo basale – per controllare la glicemia tra i pasti e durante il sonno. Ai pasti, inoltre, il paziente può somministrarsi autonomamente un bolo di insulina.

 

Anche chi utilizza un microinfusore deve monitorare i livelli glicemici nel corso della giornata. Il set di infusione deve essere sostituito ogni 2-3 giorni. La terapia con microinfusore è un trattamento alternativo per le persone con diabete che seguono terapie insuliniche intensive e che sono in grado di eseguire l’autocontrollo regolare dei livelli glicemici. Il microinfusore, dunque, sostituisce le iniezioni ed è indossato esternamente al corpo, ad esempio fissato a una cintura.

 

Negli ultimi anni è, inoltre, aumentata l’attenzione per l’effetto negativo delle eccessive oscillazioni della glicemia (variabilità glicemica) quale fattore concomitante nel favorire lo sviluppo delle complicanze a breve e a lungo termine anche attraverso un aumento dello stress ossidativo. Il sistema integrato monitoraggio continuo della glicemia, GCM/microinfusore rappresenta un ulteriore passo verso un miglior equilibrio glicemico. La possibilità di vedere l’andamento glicemico in tempo reale consente di adattare in modo più preciso la dose insulinica e di essere consapevole degli effetti che le attività quotidiane hanno sui valori glicemici. I sistemi di monitoraggio continuo della glicemia sono dei piccoli dispositivi computerizzati che aiutano il paziente a monitorare i livelli glicemici e a rilevare la natura e la velocità del proprio trend glicemico. L’integrazione di un microinfusore di insulina e di uno strumento di monitoraggio continuo in un unico sistema permette di controllare in maniera ottimale il diabete e di gestire meglio il proprio stato di salute e il proprio stile di vita. Le indicazioni all’uso del microinfusore sono molto precise; citiamo solo le principali: il controllo glicemico inadeguato, malgrado la terapia insulinica intensiva multi-iniettiva (HbA1c >8.5%), anche nei bambini di età inferiore a 12 anni e le ipoglicemie inavvertite, notturne e/o severe. L’utilizzo del sistema integrato microinfusore-monitoraggio continuo della glicemia viene ritenuto appropriato: a) quando per l’ottimizzazione metabolica si voglia ottenere una correzione estemporanea dello schema terapeutico, basata su valori glicemici e loro “trend” secondo una modalità continuativa o intermittente, con periodico riassetto dello schema terapeutico; b) in presenza di ricorrente iperglicemia al risveglio, nel sospetto di “Hypoglycemia Unawareness” e/o di gastroperesi).

 

Il prezzo della terapia con microinfusore è spesso considerato un ostacolo alla sua diffusione. In realtà la terapia per microinfusione è più costosa rispetto alla classica terapia multi-iniettiva ma considerando i risultati che si possono raggiungere in termini di compenso glicemico, di riduzione delle ipoglicemie gravi e delle ospedalizzazioni nonché di prevenzione delle complicanze, la differenza potrebbe annullarsi.

 

Certamente c’è la necessità di una selezione accurata dei soggetti che ne possono trarre beneficio e di un team specializzato che prevede la presenza di un diabetologo e di un infermiere esperti nell’impianto e nella gestione dei microinfusori e dell’autocontrollo e di una dietista che educhi i pazienti alla conta dei carboidrati, servendosi di formule per calcolare la sensibilità insulinica, le dosi e i relativi aggiustamenti a ogni bolo d’insulina.