Tempo, Dieta Mediterranea e Medioevo

giuseppe fatatiNel Mediterraneo, da sempre, sussiste una forte relazione fra uomo e cibo nella quale alla dimensione fisica e sociale del mangiare è dedicato il giusto tempo. É importante ricordare che alcune emozioni positive come la serenità dipendono dalla lentezza e dalla calma. Al contrario l’accelerazione dei ritmi di vita genera uno stress cronico che ci rende impazienti, depressi e qualche volta violenti

Viviamo un momento storico in cui sembra che il tempo sia troppo poco e trascorra così in fretta da mancarci. I progressi tecnologici hanno creato una apparente accelerazione comportamentale che ci ha travolti nella ricerca continua di superare i nostri limiti. La coscienza di ripetuti insuccessi porta alcuni ad ammalarsi di depressione o di diverse patologie legate allo stress. Qualcuno inizia a parlare di alienazione da accelerazione.

 

Tutto è più veloce, anche i nostri pensieri che sono divenuti più brevi, superficiali e instabili. Contemporaneamente le influenze ambientali sono diventate in grado di condizionare i comportamenti attraverso meccanismi inconsci. L’aver ridotto il tempo di reazione agli stimoli ha limitato anche la capacità di esercitare una riflessione critica tanto da generare risultati inaspettati. Ad esempio la presenza di fast food in un quartiere è in grado di stimolare spese impulsive più di quella dei ristoranti tradizionali.

 

Consumare pasti, spesso anonimi, velocemente può essere una delle caratteristiche di quella che viene definita financial impatient.

 

Molti di questi impazienti pensano di sapere tutto sulla dieta mediterranea e sono certi che basti consumare una insalatona a pranzo per avere una alimentazione salutistica. I dati della letteratura indicano la dieta mediterranea come una delle migliori in senso assoluto per ciò che concerne il benessere fisico e la prevenzione delle malattie croniche degenerative.

 

Fortunatamente la risoluzione dell’UNESCO, che ha riconosciuto il valore immateriale della dieta mediterranea, ha contribuito a spostare l’attenzione dai singoli alimenti ai comportamenti che vanno analizzati senza incorrere nella retorica della riscoperta, della classicità o della naturalità.

 

A seguito di tutto ciò è emerso un nuovo concetto, la mediterraneità, un neologismo che indica un modo particolare di vivere l’atto alimentare caratterizzato da spazio (la cucina), tempo (il tempo dedicato al cibo), economia (corretto utilizzo delle risorse), relazioni (identità e appartenenza), cultura (coltivazioni adatte ai luoghi e alle esigenze del gruppo familiare), politica (la teoria dello stato).

 

Nel Mediterraneo, da sempre, sussiste una forte relazione fra uomo e cibo nella quale alla dimensione fisica e sociale del mangiare è dedicato il giusto tempo. É importante ricordare che alcune emozioni positive come la serenità dipendono dalla lentezza e dalla calma. Al contrario l’accelerazione dei ritmi di vita genera uno stress cronico che ci rende impazienti, depressi e qualche volta violenti.

 

Abituato ad avere gratificazioni immediate, l’uomo moderno sembra non essere più in grado di sopportare uno stile di vita naturale in cui ad ogni atto sia riconosciuta la giusta velocità.

 

Per quanto strano possa sembrare, non è affatto un assurdo accostare le parole dietologia e Medioevo. La dietetica è una delle tre branchie della medicina medievale, secondo lo schema ereditato da Ippocrate, insieme alla farmacologia, l’arte di ripristinare la salute con i semplici e i composti, e la chirurgia, l’arte di ripristinare la salute con l’opera delle mani.

 

La Dietetica riguardava l’igiene, il sonno, la qualità del luogo e del clima, la pratica di sport o di danza, il sesso o la caccia. É interessante notare l’insistenza di Antimo (VI sec.) e della Scuola Medica Salernitana sull’importanza della digestione e sulla necessità di variare l’alimentazione, includendo frutta, verdura, legumi, olio d’oliva, pesce, cereali e vino rosso, tutti prodotti tipici del Mediterraneo. Forse la mediterraneità e i suoi tempi tanto salutistici nascono proprio in questo periodo.