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Nuove aree di interesse per le professioni economiche

CONVEGNO PILUSO 2Il 18 Dicembre 2013 alle ore 15.00 presso la Camera di Commercio di Salerno di Via Roma, 29 si terrà un importante seminario formativo – intitolato “Nuove aree di interesse per le professioni economiche” – organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Salerno e dall’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili sezione di Salerno in collaborazione con Provincia di Salerno, Istituto Superiore per la Formazione e la Ricerca Giuridica Economica e Sociale, il Master Universitario di I° livello “Economics Finance & Risk Management”, Camera di Commercio di Salerno, Intertrade, Jurimpresa e Polaris.

Aree di crisi. Gli industriali alla Regione Campania: «Garantire un’equa distribuzione delle risorse tra i territori»

AREE DI CRISI TAVOLO

Durante un incontro, organizzato da Confindustria Salerno, sono state illustrate le linee guida del bando relativo alle aree di crisi della Campania, che la Regione sta predisponendo con il Ministero dello Sviluppo Economico per il rilancio dei territori colpiti da crisi industriale. 

 

Il confronto ha avuto luogo presso la sede della Starpur a Fosso Imperatore, nella zona industriale di Nocera Inferiore (SA), tra gli industriali dell’area dell’Agro nocerino sarnese, della Valle dell’Irno e di Cava de’ Tirreni e l’assessore regionale alle Attività Produttive, Fulvio Martusciello.

Daveri: «Si lavori non solo per la quantità, ma anche per qualità della ripresa»

FRANCESCO DAVERI WEB

FRANCESCO DAVERI WEBPer il professor Francesco Daveri, economista ed editorialista de Lavoce.info, il rischio da scongiurare è che – una volta allentata finalmente la morsa della crisi economica – tornino su un po’ i fatturati anche sul mercato interno (sull’estero sono già tornati ai livelli pre-crisi), senza che questo crei però posti di lavoro sufficienti, cioè senza riuscire a riassorbire i tre milioni di disoccupati e il 40% di occupazione giovanile. Per questo, a suo avviso, Confindustria e i sindacati fanno bene ad insistere su una riduzione del cuneo fiscale sul lavoro che non sia solo simbolica

Check-up Mezzogiorno, il monito di Confindustria al ministro Trigilia: «I fondi Ue non spesi vanno concentrati su industria e lavoro»

Nel periodo tra la metà del 2013 e la fine del 2015, vanno spese risorse per circa 30 miliardi di euro, senza contare che dal primo gennaio 2014 prenderà il via anche il nuovo periodo di programmazione 2014-2020, nel corso del quale il nostro Paese potrà contare su oltre 28 miliardi di euro di fondi strutturali, di cui oltre 20 per le sole Regioni meridionali, maggiormente in ritardo