Riscossione, cosa cambia con il Decreto del Fare

A Sacrestano webA conti fatti, le misure che sembrano più incisive sono quelle che, più che restringerlo, razionalizzano l’ambito operativo di Equitalia

 

Quello varato dal Governo lo scorso sabato è un provvedimento sintomatico della volontà “del fare”; tuttavia appare evidente come le buone intenzioni dell’Esecutivo siano azzoppate da una scarsità di risorse che limita fortemente l’impatto dei provvedimenti proposti.

A conti fatti, le misure che sembrano più incisive sono quelle che, più che restringerlo, razionalizzano l’ambito operativo di Equitalia.

Sottrarre alle pretese del fisco l’unica casa di abitazione è una misura di equilibrio civile che servirà a rendere più “umano” l’intervento del Concessionario, così come l’ampliamento temporale dei piani di rateizzo che, in sostanza, consente ai contribuenti di spalmare su di un periodo più ampio il debito iscritto a ruolo.

Anche in questo caso, però, manca un intervento più sistematico che, ad esempio, individui non solo nella prima casa di abitazione ma in uno specifico paniere di beni, da definirsi essenziale, l’ambito oggettivo “inattaccabile” dal Concessionario.

Parimenti iniqua appare la discriminazione operata a sfavore delle imprese; non è, forse, altrettanto iniquo privare le imprese di mezzi essenziali alla produzione, tanto da giustificare l’esclusione dall’ipoteca per gli impianti strettamente propedeutici all’attività d’impresa?

 

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