Le opportunità del welfare aziendale: soluzioni e servizi

alessia maggianiAssiteca è anche broker di CASSA – Cassa Autonoma di Servizi Sanitari e Assistenziali, che eroga prestazioni e servizi a elevato valore aggiunto. L’adesione ai programmi assistenziali di CASSA permette di usufruire di prodotti estremamente vantaggiosi, che offrono garanzie esclusive e servizi all’avanguardia sotto il profilo fiscale e contributivo ed economico, grazie alle economie di scala garantite dalla numerosità delle aziende iscritte

 

Si parla e si scrive di welfare per molte valide ragioni. 

Tra le principali dinamiche di causa-effetto, ne sottolineiamo due.
La prima: aumentano i bisogni sociali e si allungano le aspettative di vita. A questa corrisponde uno specifico effetto: diventa fondamentale, infatti, saper governare il cambiamento e l’invecchiamento della società.
Una seconda causa è, invece, relativa alla riduzione dell’intervento pubblico nello stato sociale. L’effetto corrispondente è che si fa necessario l’intervento privato per sostenerlo e integrarlo.

Il welfare aziendale è una necessità contemporanea e globale, con impatti molto diversi tra i paesi in funzione della loro storia. Le iniziative messe in atto creano inoltre un circolo virtuoso con effetti di rilievo sull’economia del paese. L’assistenza sanitaria integrativa e il cosiddetto wellness rispondono per esempio a necessità non coperte dal welfare pubblico; l’assistenza agli anziani, attraverso contributi a colf e badanti, integra il pubblico e fa contemporaneamente emergere il fenomeno del lavoro nero.
In Italia il welfare è un tema trasversale, ormai indipendente da settore e dimensione dell’impresa. Negli ultimi cinque anni si è passati da pochi progetti sviluppati, con grande coraggio, da grandi imprese multinazionali finanziate e sollecitate dalle loro case madri, a iniziative di realtà con poco più di 10 dipendenti.

Se prima le aziende più interessate erano società finanziarie e di servizi (grandi banche soprattutto), ora è l’industria metalmeccanica che, specialmente in sede di rinnovo degli accordi di secondo livello, inizia a porre sul tavolo il tema del welfare. Se prima c’era una sostanziale “freddezza” delle rappresentanze sociali, ora il welfare è divenuto il primario veicolo di comunicazione tra le parti, con varie forme e a vari livelli. Se prima le iniziative difettavano di visibilità, ora non passa giorno che non si legga sui giornali di progetti di welfare. In questo senso la comunicazione è, insieme alla tecnologia – intesa anche come “fruibilità” delle iniziative e possibilità del dipendente di averne accesso -, un tema fondamentale per il successo dei piani di welfare e il raggiungimento degli obiettivi che le parti coinvolte si sono poste.

Legge di Stabilità 2016: un punto di svolta
L’inserimento nella Legge di Stabilità 2016 di particolari innovazioni in tema di welfare ha tracciato una linea di separazione molto netta tra ieri e oggi. Il 2016 è l’anno di svolta per il welfare aziendale italiano, finora costretto legislativamente in tentativi di realizzazione più o meno borderline.

Occorre risolvere ancora molti temi, primo tra tutti la libera scelta di destinazione di parte della retribuzione, fissa o variabile che sia, in beni e servizi, così come già avviene in altri paesi europei, prima tra tutti la Spagna. Occorre riordinare in modo definitivo l’assistenza sanitaria integrativa superando il distinguo tra lavoratore dipendente o autonomo, causa di forte discriminazione. Occorre razionalizzare il mondo dei provider dei servizi più necessari, quali sanità, assistenza e istruzione. Ma siamo certi che, negli anni a venire, proseguendo sulla strada tracciata, le eccellenze di welfare aziendale, tra cui quelle messe in luce dal Premio Assiteca 2015, diverranno sempre più numerose, visibili e importanti a vantaggio di tutti i lavoratori e, in generale, del sistema Italia.

In particolare la Legge di Stabilità ha introdotto:
• nuovi benefit agevolati: assistenza a familiari anziani/non autosufficienti;
• più ampie possibilità per benefit già agevolati in passato: servizi di utilità sociale, spese scolastiche, possibilità di offrire i benefit mediante voucher;
• tassazione agevolata per i premi di produttività.

 

La Divisione Employee Benefits e Welfare Assiteca
Introdurre il welfare in azienda significa agire sullo schema retributivo del lavoratore, cambiandone il paradigma e impattando positivamente su reddito, fiscalità, motivazione e produttività.
La Divisione Employee Benefits e Welfare Assiteca si occupa dell’analisi, sviluppo e gestione di programmi e servizi dedicati al capitale umano e definisce soluzioni innovative e personalizzabili in collaborazione sia con il primario mercato assicurativo, sia con provider di servizi specializzati e di comprovata esperienza.
Assiteca è inoltre broker di CASSA – Cassa Autonoma di Servizi Sanitari e Assistenziali, che eroga prestazioni e servizi a elevato valore aggiunto. L’adesione ai programmi assistenziali di CASSA permette di usufruire di prodotti estremamente vantaggiosi, che offrono garanzie esclusive e servizi all’avanguardia sotto il profilo normativo (fiscale e contributivo) ed economico, grazie alle economie di scala garantite dalla numerosità delle aziende iscritte.

Assiteca e CASSA mettono a disposizione tutti gli strumenti, le competenze e le tecnologie per costruire programmi di flexible benefit e di welfare aziendale per piccole e medie imprese e per grandi realtà, con servizi dedicati alle diverse categorie di dipendenti (dirigenti, quadri, impiegati, operai), così come agli amministratori e ai soci d’impresa.

 

Riferimenti sede Salerno
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