La crisi degli studi forensi e la nuova figura dell’avvocato di affari

giustiziaPer garantire la giusta formazione ai giovani neolaureati, ma anche a tutti quei professionisti già attivi nel settore che però hanno l’esigenza di adeguarsi alle richieste del mercato, sono stati istituiti appositi corsi specialistici, pensati e strutturati per fornire la preparazione adeguata all’esercizio della professione

 

Negli ultimi anni, la figura dell’avvocato ha perso molta dell’attrattiva di cui, da sempre, è stata caratterizzata. Questo, soprattutto a causa delle crescenti difficoltà incontrate dai giovani dottori in giurisprudenza nel proseguimento del loro percorso formativo e nell’approccio con un sempre più complesso mondo del lavoro.
Purtroppo questa professione, un tempo estremamente rispettata e fonte di lauti guadagni, attraversa una crisi legata a tanti fattori diversi, tra cui, in primis, l’incapacità dell’offerta formativa universitaria di adeguarsi al cambiamento degli scenari sociali, politici ed economici, ma anche la difficoltà del mercato del lavoro di assorbire i laureati in questa materia, che peraltro continuano a diminuire.
Come già accennato, negli ultimi tempi le cose sono molto cambiate e, stando ai dati diffusi dall’Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) e dall’Asign (Associazione italiana giovani notai), dal 2006 al 2014 si è assistito a un crollo del 22% delle immatricolazioni alle facoltà di giurisprudenza. Con 213.267 iscritti totali nel 2013, questo corso di studi si colloca oggi in terza posizione, dietro a economia e ingegneria, nella classifica dei percorsi di laurea più frequentati.

I laureati in giurisprudenza incontrano sempre maggiori difficoltà a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro e a collocarsi in buone posizioni. In media, l’arco di tempo necessario per trovare un impiego dopo il conseguimento del titolo è pari a 21 mesi e un buon 13,2% dei dottori in legge è ancora disoccupato a 5 anni dalla discussione della tesi.
Inoltre, prendendo in considerazione la professione dell’avvocato, risulta palese come essa non sia più remunerativa come un tempo: nel 2014 si è registrato un calo del 3,1% del reddito medio dichiarato da questi professionisti. La situazione è senz’altro più critica per i giovani avvocati: sempre nello stesso anno, risultava che circa 80.000 giovani lavoratori del settore non superavano i 10.000 euro di reddito.

Nell’analizzare questi dati è opportuno tenere conto del fatto che l’abilitazione al mestiere di avvocato richiede, dopo il completamento degli studi, un lungo percorso di praticantato cui si aggiunge l’esame di abilitazione per entrare a far parte dell’Ordine. Queste attività formative, che fanno seguito alla laurea, rallentano l’ingresso nel mondo del lavoro. Tuttavia, è innegabile che il panorama professionale per i giovani laureati in legge risulta essere, al momento, alquanto incerto.
La situazione sopra descritta non deve indurre a pensare che gli studi in campo giuridico abbiano perso il loro valore, ma, come da anni denunciato dalle associazioni di categoria, l’attuale stato del comparto richiede di rivedere il tipo di formazione proposta dagli atenei italiani o in alternativa di organizzarsi, al fine di integrare la propria formazione.
Uno dei principali nodi da risolvere riguarda l’impostazione dei piani di studio proposti dalle università, che troppo spesso si rivelano esageratamente nozionistici e poco attenti agli aspetti pratici delle materie.

In molti paesi d’Europa stanno nascendo nuove figure professionali in ambito legale, che si occupano, ad esempio, di studiare vie alternative a quella giuridica per la risoluzione delle piccole controversie civili, oppure specializzate in nuovi rami del diritto, come quello inerente alle tematiche della rete, ambientale o, ancora, commerciali, con un occhio alle dinamiche nazionali e internazionali.
A questo proposito, una delle figure professionali che da qualche anno ha iniziato a emergere, riscontrando un successo sempre maggiore, è quella dell’avvocato di affari.
Per gli studenti in giurisprudenza in cerca di un valido indirizzo per la loro carriera futura o, più semplicemente, per una specializzazione facilmente spendibile, approfondire le proprio conoscenze sulla professione dell’avvocato di affari può essere un’ottima idea.

L’avvocato di affari
Al contrario di quanto si potrebbe pensare, il mestiere dell’avvocato di affari è molto diverso da quello del tradizionale avvocato: questo tipo di attività non si svolge negli uffici giudiziari e non riguarda né i contenziosi, né le applicazioni delle procedure penali o civili. Egli si occupa, principalmente, della gestione degli aspetti legali per i grandi studi d’affari, che in presenza dall’attuale congiuntura economica, sono quotidianamente alla prese con controversie societarie e problematiche di varia tipologia, inerenti agli affari conclusi negli anni passati.
L’avvocato di affari è, dunque, un professionista che ha a che fare con realtà legali applicate al settore commerciale. Nel suo mestiere, egli si trova a dover risolvere problematiche molto complesse, che richiedono una profonda conoscenza delle leggi ma anche dei meccanismi e degli strumenti economici e finanziari.
L’avvocato di affari presta il suo servizio fornendo consulenze ai suoi clienti, non soltanto nell’ottica di aiutarli a incrementare il valore economico della loro attività, ma anche per aumentarne la competitività, rivedendone il rapporto con il pubblico.
In quest’ottica, l’avvocato di affari, legale di imprenditori, diviene una figura sempre più simile a quella del manager, in quanto i servizi di sola consulenza esterna vengono integrati con interventi molto più attivi e strategici, attraverso un contatto diretto con i vertici aziendali.

La professione svolta dagli avvocati di affari è un ottimo esempio di come, adattandosi alle richieste del mercato, è sempre possibile riuscire a far fruttare le proprie conoscenze e i propri titoli.
Per poter arrivare a svolgere queste attività, gli avvocati oggi impegnati in questo settore hanno dovuto cambiare la propria ottica e il proprio approccio nei confronti del tema della formazione professionale.
Infatti, complice la situazione di crisi di questa professione, come detto, si rende necessario un aumento dei livelli di preparazione e specializzazione, che portino a poter rivestire ruoli altamente specifici.
Per garantire la giusta formazione ai giovani neolaureati, ma anche a tutti quei professionisti già attivi nel settore che però hanno l’esigenza di adeguarsi alle richieste del mercato, sono stati istituiti appositi corsi specialistici, pensati e strutturati per fornire la preparazione adeguata all’esercizio della professione.

Il master in avvocato di affari prevede un percorso di studio finalizzato alla formazione di specialisti in diritto societario, materie commerciali, tributarie, finanziarie, fallimentari e di tematiche fortemente specialistiche inerenti al bilancio. Per conoscere l’impostazione di questo genere di corsi si può consultare la pagina di approfondimento dei master legali di questa Business School.
Un buon master sarà, per lo più, incentrato sull’insegnamento delle operazioni straordinarie, della contrattualistica societaria e delle tecniche di programmazione economica e finanziaria.
In più, prevedrà un’impostazione didattica pratica, focalizzata sulle materie legali, allo scopo di fornire ai partecipanti una specializzazione adatta al contesto professionale aziendale presso il quale lavoreranno.

In termini di placement e di sbocchi professionali, il master per avvocati di affari consentirà ai partecipanti di promuovere e valorizzare la propria candidatura presso gli studi legali che trattano materie pertinenti al programma didattico, agevolando l’introduzione e l’inserimento di questi professionisti negli uffici legali delle imprese e degli istituti finanziari. Per coloro che invece già operano nel settore, un master di qualità saprà offrire l’opportunità di ampliare le proprie competenze professionali, aumentando così anche il numero dei servizi da poter offrire allo studio legale presso il quale si esercita la professione.