Innovazione, transizioni e tecnologie

Una nuova rubrica a beneficio della crescita delle imprese

Con questo primo articolo si inaugura Societing 4.0, una rubrica che intende parlare con le imprese del territorio di innovazione, transizioni e tecnologie attraverso riflessioni relative all’applicazione del Piano Transizione 4.0 ma anche raccontando le storie degli imprenditori e presentando possibili soluzioni per rendere l’azienda più produttiva, per ampliare i mercati, per comprendere meglio i clienti reali e potenziali e tanto altro.

Societing 4.0 è un’idea di sviluppo, un nuovo paradigma che considera insieme l’innovazione sociale e l’innovazione tecnologica all’interno di un modello mediterraneo di innovazione che analizza, sperimenta e supporta attività di ricerca, progetti e servizi, immaginando che tutte le tecnologie evolute possano servire contesti come quello italiano – fatto da miriadi di imprese – con l’idea di piegare le tecnologie al benessere della società producendo un effetto positivo (e migliorativo) per le persone e le comunità.

Dalle pagine di questa rubrica vogliamo aprire un dialogo con voi e condividere un percorso che ci riguarda tutti. Il piano Next Generation EU ha stabilito la compresenza della digitalizzazione e della green economy come occasioni per costruire una ripresa economica post-Covid 19 equa e sostenibile. Su questo il Presidente del Consiglio Draghi, riferendosi al sistema delle imprese, ha detto: «bisogna estendere alle PMI e rendere facilmente fruibile il piano nazionale della Transizione 4.0, per favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale». Il Presidente ha indicato anche gli strumenti sui quali farà leva la politica nazionale per accompagnare e coordinare la transizione digitale e quella ecologica delle imprese: accesso al capitale; internazionalizzazione; investimenti per rafforzare la manifattura e renderla competitiva; potenziamento del credito di imposta; ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno, cui si aggiungono tutela del Made in Italy e concorrenza ad armi pari.

Ma se il traguardo cui tendere è quello di una transizione al green e al digitale, è lecito domandarsi a che punto si trovano le imprese italiane. Secondo un’indagine svolta da Unioncamere alla fine dello scorso anno – su un campione statisticamente rappresentativo di 3.000 imprese manifatturiere 5/499 addetti – solo il 6% delle imprese è arrivato al traguardo o si trova verso la fine del percorso, avendo investito nel 2020 sia in eco-innovazione sia in digitalizzazione, prendendo per quest’ultima come riferimento l’adozione di Industry 4.0. Quasi i due terzi delle imprese (62%), sembra ancora ai blocchi di partenza senza peraltro avere intenzione di investire né in sostenibilità ambientale, né in digitalizzazione ed esiste poi una piccola percentuale di imprese (6%) che non ha ancora investito nella duplice transizione ma che ha messo in programma di investire nel green e/o nel digitale.

Questi processi di cambiamento non avvengono, infatti, con la sola presenza di vantaggi fiscali e risorse destinate, né si attivano con attività di tipo solo informativo ma necessitano di un differente sistema di supporto, soprattutto in contesti come quelli in cui si trovano moltissime MPMI che non possono giovarsi di uno sviluppo tecnologico favorito dall’interazione con imprese grandi e realtà produttive strutturate, che per loro stesse esigenze, generano processi multi-settore e cross industriali o forme di spill over del sapere. Servono, quindi, altre piattaforme territoriali che creino sistemi vantaggiosi per le imprese e le comunità.

A Salerno negli ultimi tre anni le attività realizzate dalla Camera di Commercio con il PIDMed (Punto Impresa Digitale) hanno consentito di coinvolgere centinaia di imprese nelle diverse attività formative, informative e di mentoring realizzate in collaborazione con l’Università Federico II capofila, con l’Università di Salerno e altri atenei meridionali, e il Competence center Meditech.

Nel corso delle visite presso le aziende realizzate dallo staff di PIDMed è stato possibile conoscere diverse realtà che hanno mostrato una grande attitudine all’innovazione e venire a contatto con interessanti esperienze che mostrano come i passaggi generazionali all’interno di imprese storiche abbiano portato una ventata di novità, specie sulle scelte d’uso relative alle tecnologie, grazie al DNA più giovane dei figli. Sono proprio i giovani con competenze innovative che mostrano maggiore attitudine a sperimentare cambiamenti anche all’interno di aziende tradizionali come per esempio quelle agricole.

PIDMed ha accompagnato le imprese a identificare le problematiche interne che condizionano processi di trasformazione utili al miglioramento del business e le ha guidate nella verifica di ipotesi di applicazione delle tecnologie 4.0 come sistemi di risoluzione di tali problematiche anche attraverso tecnologie open e soluzioni di retrofitting, che consiste nell’ammodernare impianti, macchinari e stabilimenti già esistenti con l’aggiunta di sensori e “cervelli” in ottica 4.0. È stato interessante, inoltre, supportare processi di innovazione che hanno coinvolto più imprese di uno stesso contesto territoriale, come il caso che ha visto 8 imprese del Cilento realizzare un progetto sul turismo creando una piattaforma di destinazione che, attraverso l’utilizzo dei big data, intende attrarre potenziali visitatori.

Questo progetto è stato selezionato da una short list di 200 progetti (su oltre 10.000 progetti realizzati in tutta Italia utilizzando i voucher per la digitalizzazione 4.0) e premiato tra i Top of the PID come unico progetto del Sud Italia.

La Camera di Commercio di Salerno e l’Università di Napoli Federico II anche per il prossimo triennio stanno collaborando alla realizzazione di un programma di supporto alle imprese (in continuità con le azioni già avviate dal PIDMed) e di accompagnamento a nuove conoscenze attraverso un fitto programma di alfabetizzazione tecnologica e di formazione.

Questa è l’occasione per lanciare a tutti voi che ci state leggendo non uno, ma due inviti: il primo è quello di prendere parte attiva a tutte le iniziative che stanno per partire (per rimanere aggiornati www.pidmed.it). Il secondo è di raccontarci le vostre soluzioni innovative.

Attenzione: nel prossimo articolo parleremo proprio di retrofitting quindi, se avete delle storie interessanti o esperienze che avete condotto nella vostra impresa e che volete raccontare da queste pagine, contattateci!