IL CONCETTO DI TRASLAZIONE NELL’OBESITÀ

La campagna di sensibilizzazione Io Vorrei Che affronta i problemi principali legati all’obesità cercando di stimolare i processi di traslazione efficaci

 

L’obesità è una malattia cronica che richiede una gestione a lungo termine. L’abbondanza di cibo, la scarsa attività fisica e molti altri fattori ambientali interagiscono con la suscettibilità genetica dell’individuo a produrre un bilancio energetico positivo. La maggior parte di questa energia in eccesso viene immagazzinata sotto forma di grasso in cellule adipose ingrossate e spesso più numerose, ma alcuni lipidi possono infiltrarsi in altri organi come il fegato o il pericardio (grasso ectopico). Le cellule adipose ingrossate e il grasso ectopico producono e secernono una varietà di prodotti metabolici, ormonali e infiammatori che producono danni in organi come le arterie, il cuore, il fegato, i muscoli e il pancreas. L’aumento della prevalenza dell’obesità a livello globale rappresenta un problema di salute pubblica che comporta gravi implicazioni in termini di costi per i sistemi sanitari. Lo studio ACTION-IO (Awareness, Care, and Treatment In Obesity Management – an International Observation) ha evidenziato che, nonostante l’84% delle persone con obesità sia consapevole del grande impatto sulla salute generale, quasi il 40% non la ritiene una malattia cronica, al contrario del 91% dei medici. Inoltre, solo una piccola parte delle persone con obesità (il 13%) e di medici (il 19%) ha dichiarato che la società e/o l’assistenza sanitaria italiana stanno rispondendo in modo soddisfacente alle loro esigenze. Sappiamo che per seguire percorsi razionali sono essenziali le motivazioni alla cura, ovvero l’insieme di fattori intrapsichici e relazionali che concorrono ad attivare e mantenere i comportamenti volti non solo al curarsi nel senso anglosassone del prendersi cura di sé (care) ma anche quelli volti al farsi curare. Fondamentali sono il rapporto con la malattia e con il sistema sanitario e la cultura della stessa intesa come insieme di concetti compresi e condivisi. É indiscutibile la necessità di attivare programmi di traslazione che consentano, attraverso un’azione sinergica e rapida, di trasformare le evidenze scientifiche in pratiche cliniche e terapeutiche adeguate.

Gli ostacoli da superare sono molti: dalla organizzazione del sistema sanitario nazionale che privilegia le patologie acute, per finire con la narrazione corrente dell’obesità come problema estetico e non di salute. In Italia, i pazienti con obesità non beneficiano di forme di esenzione dalle spese sanitarie previste per altre malattie croniche. Inoltre hanno un accesso limitato all’educazione terapeutica e ai programmi intensivi di modifica dello stile di vita nel sistema sanitario nazionale e raramente vengono offerti programmi di terapia cognitivo comportamentale. Nessuno dei farmaci specificatamente indicati per la terapia dell’obesità è rimborsato dal SSN e l’accesso alla chirurgia bariatrica, con percorsi di cura che comportano un follow-up multidisciplinare, è molto difficile da ottenere in diverse regioni d’Italia. Queste numerose forme di discriminazione fanno sì che i pazienti obesi abbiano minori garanzie e opportunità di cura rispetto ai pazienti con altre malattie croniche.

L’Italian Obesity Network grazie alla campagna di sensibilizzazione Io Vorrei Che ha prodotto un libro bianco dinamico via web che raggruppa le speranze espresse dai soggetti con obesità e dagli stakeholder per aree tematiche. Questa iniziativa vuole affrontare i problemi principali cercando di stimolare processi di traslazione efficaci.