A Pioppi il Museo con il mare e la vita dentro

musmareNati nel 1996 grazie all’impegno dell’amministrazione comunale del compianto sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, dal 2013 il Museo Vivo del Mare e quello della Dieta Mediterranea sono gestiti da Legambiente Onlus. Numerosi i progetti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale locale

Racchiudere il mare in una stanza. O meglio in un palazzo. Esplorarne le profondità, le specie viventi e non viventi che lo occupano per poi allargarsi alla terra che lo circonda, con i suoi frutti e la proposta di un modello di vita e di alimentazione sostenibile chiamato dieta mediterranea. È questa la filosofia alla base del Museo Vivo del Mare e del Museo Vivente della Dieta Mediterranea, complesso museale situato a Pioppi, una frazione del comune di Pollica, in provincia di Salerno, nato nel 1996 (con apertura al pubblico nel ‘98) grazie all’impegno dell’amministrazione comunale del compianto sindaco di Pollica, Angelo Vassallo.

Dal 2013 il Museo è gestito da Legambiente Onlus, impegnata in numerosi progetti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale locale. 

Il Museo Vivo del Mare ha sede nel Palazzo Vinciprova, residenza storica risalente alla metà del XVII sec. e posto sotto la tutela del MIBACT, e comprende un piano dedicato interamente al mondo marino in cui si possono osservare dodici vasche distribuite in tre sale, che ricostruiscono diversi habitat marini tipici delle coste cilentane.
Da segnalare la sezione multimediale interamente dedicata alle tartarughe marine; la vasca delle specie aliene, pesci tropicali che – migrando verso il Mar Mediterraneo – ne minacciano gli ecosistemi; e la vasca dedicata alla piaga dei rifiuti in mare.

Quanto al Museo Vivente della Dieta Mediterranea, esso nasce in onore del medico epidemiologo statunitense Ancel Keys, che scelse Pioppi per trascorrere gli ultimi quarant’anni di vita e studiare il nesso tra il regime alimentare della popolazione locale (e di altri 6 paesi nel mondo) e l’incidenza delle patologie cardiovascolari, scoprendo di fatto quello che tutti oggi conoscono come il regime alimentare, o meglio lo stile di vita, detto Dieta mediterranea, dichiarato nel 2010 dall’Unesco patrimonio immateriale culturale dell’umanità. Nelle sale museali il visitatore può trovare informazioni, video, immagini e attività pratiche che raccontano lo stile di vita della Dieta mediterranea, attraverso i profumi, gli odori e i sapori tipici del Cilento. E ancora, il Museo ospita la biblioteca personale di Ancel Keys, donata dalla famiglia al Comune di Pollica; al termine della visita, sullo straordinario terrazzo affacciato sul mare si potrà gustare una tisana fredda fatta al momento con le benefiche erbe della macchia mediterranea che vi crescono tutt’intorno.

 

Ma la peculiarità di questo Eco-Museo è che non si limita alle mura di Palazzo Vinciprova, ma continua anche al di fuori dell’edificio e di Pollica stessa, con sentieri, orti didattici, luoghi storici e progetti immateriali. Tra le esperienze proposte, ci sono i Sentieri della Dieta Mediterranea, che partendo proprio dal Museo si snodano sulle colline circostanti, attraversano uno dei paesaggi più suggestivi del Cilento, gli Orti sul lungomare di Pioppi, resi visitabili ed accessibili, dove nascono i prodotti e le erbe della Dieta mediterranea.

palazzo vinciprovaIl target ideale della struttura museale è rappresentato dalle famiglie e dalle scolaresche, anche grazie alla ricca offerta formativa, consistente in visite guidate e laboratori che alternano percorsi interattivi al contatto diretto con la natura. L’obiettivo è quello di promuovere il territorio e la sua biodiversità, attraverso la sensibilizzazione dei visitatori sui temi legati alla natura, all’alimentazione, al territorio. E ai processi di sensibilizzazione non partecipano soltanto i singoli, ma anche le aziende. Ad esempio il Museo Vivo del Mare già da qualche anno ha avviato un processo di collaborazione con l’azienda Mareblu, che ha scelto di puntare sulla qualità alimentare e sulla salvaguardia dell’ecosistema marino. E che oggi contribuisce a sostenere il centro di recupero tartarughe marine di Legambiente a Manfredonia, un centro che è monitorato in tempo reale da tre webcam posizionate all’interno del Museo. Un’altra partnership importante è quella con l’organizzazione di produttori Alma Seges, che sostiene le attività didattiche sull’educazione alimentare e la Dieta mediterranea, o ancora il brand sartoriale Nato in Italia, che promuove il made in Italy e la sua cultura in italia e all’estero.

In sintesi, il Museo Vivo del Mare e l’EcoMuseo della Dieta Mediterranea rappresentano un passaggio decisivo per comprendere il grande patrimonio di biodiversità che il Cilento custodisce e per insegnare alle nuove generazioni a preservarlo.