Resto al Sud, opportunità per i nuovi imprenditori

L’incentivo – gestito da Invitalia – riguarda giovani under 35 che vogliono avviare una attività imprenditoriale nei settori industria, servizi, artigianato, produzione di beni e servizi, turismo e agricoltura

 

L’incentivo “Resto al Sud”, disciplinato dalla legge n. 123 del 3 agosto 2017 inerente le disposizioni urgenti per la crescita del Mezzogiorno, riguarda giovani under 36 che vogliono avviare una attività imprenditoriale nei settori industria, servizi, artigianato, produzione di beni e servizi, turismo e agricoltura. I territori agevolati sono Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Sardegna e Sicilia.

I progetti di investimento si presentano ad Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa Spa, in qualità di soggetto gestore dell’iniziativa che si occupa della fase valutativa, consistente in una valutazione del progetto e in un colloquio conoscitivo, della fase di erogazione del contributo a fondo perduto, oltreché della rendicontazione e dei futuri controlli che potranno esserci per i beneficiari di agevolazioni.

Sono oggetto di finanziamento i costi sostenuti in opere edili, impiantistica edile e tutto ciò che afferisce a tale settore nella misura del 30% dell’ammontare del progetto. Sono inoltre finanziabili gli acquisti di attrezzature, arredi, macchinari e beni strumentali funzionali all’oggetto dell’iniziativa a condizione che siano beni nuovi di fabbrica, i costi sostenuti in TLC e, infine, quelli per le spese di gestione quali fitto, materie prime, utenze e servizi vari nella misura del 20% del progetto. Il contributo massimo concedibile è di 50.000 euro a persona fino ad un massimo di 200.000 sotto forma societaria, ancorché ancora non costituita. La misura agevolativa copre l’intero investimento, con una quota a fondo perduto pari al 35% e una in mutuo a tasso zero per il restante 65%, erogato da una banca tra quelle convenzionate ad Invitalia in merito alla misura agevolativa.

La durata del mutuo è pari ad otto anni di cui i primi due sono di preammortamento.

La capienza fondi, derivante da risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, è pari a 1.250 milioni di euro con un riparto annuale fino al 2025.

Non sfuggirà, chiaramente, come l’importantissima dotazione finanziaria faccia intendere che la misura prevista sia destinata a diventare strutturale e, quindi, riferimento agevolativo per i giovani che vogliano avviare un percorso imprenditoriale.