La logistica vista dall’interno

Se questo servizio è svolto in modo approssimativo o limitato, è l’immagine dell’azienda “rappresentata” a rimetterci prima di tutto

Pensare alla logistica unicamente come il trasporto di merci da un punto all’altro di un determinato mercato significa sottostimare una delle principali attività su cui si basa il commercio estero. Basti pensare al fatto che, ogni volta che si spedisce un prodotto, il contatto con il cliente finale è demandato a un terzo che avrà il ruolo di svolgere la consegna e, per questo, anche se indirettamente, di rappresentare l’azienda. Alla base di tutto c’è ovviamente il compito di gestire il trasporto dei prodotti dei clienti in modo efficiente ed efficace. Se questo servizio è svolto in modo approssimativo o limitato, è l’immagine dell’azienda “rappresentata” a rimetterci prima di tutto.

La logistica internazionale, pertanto, svolge un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo di un’azienda nel mercato mondiale e oggi sta assumendo una valenza strategica specialmente nella parte finale del percorso, proprio in prossimità del cliente.

Vediamo quali sono i tratti salienti percepiti dall’interno.

Innanzitutto l’obiettivo principale di un operatore logistico è quello di sviluppare un meccanismo di consegna economicamente efficiente che rispetti i tempi “concordati”. In effetti, però non è sempre così! L’operatore logistico non potrà che offrire i servizi nei tempi e nei modi condizionati dalla tipologia a lui accessibile sul mercato. Non dimentichiamolo: il più delle volte si tratta di veri e propri coordinatori delle attività che organizzano il trasporto delle merci, da monte fino ad un certo punto che potrebbe essere, e spesso lo è, anche intermedio alla destinazione finale. Per questo motivo il livello dei servizi offerto, dipenderà da una serie di fattori e non per forza dalle risorse che un imprenditore è disposto a investire (ad es. un maggior costo). Strategico risulta poi il tipo di organizzazione che l’operatore logistico mette in piedi e, non ultimo, le relazioni e/o le capacità di negoziare che lo stesso ha con terze parti (piccoli o grandi trasportatori, shipping line, vettori aerei etc.). Concetto non sempre chiaro all’imprenditore che dovrà spedire i sui prodotti all’estero: ad un maggior costo potrebbe non riflettersi un servizio migliore, ma piuttosto un’organizzazione più complessa, con i vantaggi che vedremo in seguito.

L’operatore logistico sa bene che l’individuazione del canale di distribuzione adeguato al proprio cliente aumenta notevolmente le possibilità di successo dell’azienda nei mercati internazionali. Ecco allora che risulta importante per l’imprenditore, o per chi valuta gli aspetti logistici per suo conto, comprenderne le logiche sottostanti. Per trarre un reale beneficio, a mio avviso è opportuno tendere a sviluppare una “sana” relazione con il proprio interlocutore.

Auspicabile è capire se chi si ha di fronte, possiede le competenza idonee a gestire le spedizioni dei propri prodotti nei propri mercati di sbocco. Da questo si desume che è vincente fare una costante analisi – più che sui costi offerti della concorrenza – sui servizi svolti dagli operatori e/o intermediari con cui ci si sta interfacciando. Certo, bisogna evitare di scadere nella pura intromissione nella gestione del fornitore di servizi, favorendo piuttosto un approccio a fornire feedback, scambiarsi frequenti pareri e opinioni sulle attività in essere e sulla qualità del servizio svolto, magari ponendo quesiti intesi a fornire indicazioni per migliorare eventuali debolezze.

Altro punto importante è valutare la capacità dell’operatore di controllare tutto (o quasi) il percorso compiuto dalle merci, preferendo quegli operatori che hanno avuto la capacità di espandersi nei mercati internazionali. In questo modo si è sicuri che l’operatore logistico potrà garantire un adeguato servizio nel mercato di sbocco. Questo, spesso si traduce in servizi che non per forza avranno un extra costo. Il caso Amazon dovrebbe far riflettere come caso d’azienda che punta costantemente alla soddisfazione della clientela finale, studiando come rendere fruibile i prodotti ai consumatori con servizi sempre più innovativi. Di riflesso, per un operatore logistico mettere al primo posto la clientela si traduce anche nel poter garantire ai propri clienti un trasporto intermodale con tecnologie evolute, come quella del tracciamento delle proprie merci che favorisce un reale avanzamento nell’efficienza dei servizi alle imprese.

L’e-commerce – in primis colossi come Amazon e Alibaba – sta imponendo una radicale trasformazione al settore. Le recenti fusioni nello Shipping, ma non solo, lo sviluppo di alleanze e le strategie di Merger & Acquisition in atto, hanno lo scopo di adeguare i servizi alle rinnovate esigenze della clientela finale. Si sta assistendo a un cambio degli schemi e i grandi player hanno capito da dove deriva la minaccia se non saranno in grado di offrire nel breve tempo un buon servizio.

Dal mio personale punto di vista, conoscere dall’interno il settore della logistica vuol dire anche apprezzare quegli operatori che stanno dimostrando di avere le capacità e soprattutto il coraggio di consolidare le proprie posizioni, magari con investimenti spesso ingenti che gli consentono una presenza in più mercati.