HySolarKit: trasforma la tua auto in un veicolo ibrido solare

GIANFRANCO RIZZO WEBIl sistema di ibridizzazione dei veicoli convenzionali HySolarKit, brevettato dall’Università di Salerno, potrà avere un elevato impatto sui consumi energetici e sulle emissioni, oltre che un notevole interesse in termini di potenziale di mercato e di prestazioni degli autoveicoli.

HySolarKit è un kit per convertire un autoveicolo convenzionale in un veicolo ibrido-solare. Il sistema permette di ridurre consumi ed emissioni e può consentire l’accesso alle ZTL, con costi molto contenuti rispetto all’acquisto di un veicolo ibrido. Un veicolo così trasformato riesce a ridurre anche del 20% i consumi e le emissioni in un tipico utilizzo urbano, senza sacrificare le prestazioni, anzi migliorando le capacità di accelerazione e mantenendo l’autonomia del veicolo tradizionale. Ha un prezzo molto inferiore rispetto ad un veicolo ibrido, ed i tempi di recupero dell’investimento sono già oggi molto interessanti e destinati a scendere.

Questa idea è stata brevettata, sia in ambito italiano che europeo, da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno (http://www.diin.unisa.it), con una lunga esperienza nel settore dell’energia e della propulsione e numerose collaborazioni industriali (http://www.eprolab.unisa.it). Il gruppo di ricerca ha già sviluppato un prototipo di veicolo ibrido solare (http://www.dimec.unisa.it/Leonardo), che ha partecipato ad una edizione della Targa Florio, ed ha ricevuto diversi riconoscimenti sia in ambito scientifico che imprenditoriale (http://www.diin.unisa.it/eprolab/awards).

Il kit può essere applicato a tutte le vetture a trazione anteriore, alimentate con qualunque tipo di combustibile. La massima convenienza si ha per le auto usate in un ambito urbano per gli spostamenti casa/lavoro: quasi la metà degli automobilisti, secondo le statistiche. Prevede l’inserimento di ruote motorizzate elettricamente sull’assale posteriore, in caso di veicoli a trazione anteriore, e l’integrazione di pannelli fotovoltaici flessibili sul tetto della vettura.

 

L’architettura originale viene arricchita con una batteria addizionale e con un sistema di controllo che preleva i dati dalla porta OBD, presente su tutte le vetture moderne, non interferendo quindi con la centralina originale. Il veicolo può recuperare energia in decelerazione e frenata, e ricaricare gratuitamente la batteria anche durante le fasi di parcheggio.

Il sistema di ibridizzazione dei veicoli convenzionali proposto potrà avere un elevato impatto sui consumi energetici e sulle relative emissioni, oltre che un notevole interesse in termini di potenziale di mercato, per le seguenti considerazioni:

•    il ricorso alla propulsione ibrida si è rivelata una delle strategie più promettenti a breve/medio termine per la riduzione del consumo di combustibile e delle relative emissioni di CO2 per il trasporto automobilistico;

•    l’integrazione dei veicoli ibridi con l’energia solare, tramite adozione di pannelli fotovoltaici a bordo, può dare un ulteriore importante contributo alla riduzione di consumi ed emissioni: l’energia raccolta da un pannello in una giornata di sole può rappresentare anche il 20-30% dell’energia richiesta per la trazione, in caso di utilizzo in ambito urbano per un’ora al giorno (secondo recenti statistiche, quasi la metà degli automobilisti usa l’auto in questo modo);

•    nonostante gli evidenti benefici in termini energetici ed ambientali, i veicoli ibridi hanno mostrato finora un tasso di penetrazione commerciale nel mercato mondiale ancora insufficiente a produrre un impatto significativo su consumi energetici e relativa produzione di CO2; i veicoli ibridi solari sono finora presenti solo allo stato prototipale (un prototipo è stato sviluppato anche dagli autori del brevetto nell’ambito di un progetto europeo: http://www.dimec.unisa.it/Leonardo), e pertanto il loro impatto reale sul mercato potrà rendersi significativo solo a medio-lungo termine;

•    numerosi studi sui sistemi Mild-Hybrid mostrano come, attraverso una opportuna progettazione, essi possano permettere di conseguire risultati piuttosto significativi in termini di consumi energetici, rispetto a quelli ottenibili da sistemi Full-Hybrid (es.Toyota Prius);

•    i costi dei pannelli fotovoltaici sono in costante diminuzione, mentre i loro rendimenti sono in crescita;

•    capacità, costi ed ingombri delle batterie sono in fase di continuo miglioramento, grazie al ruolo chiave svolto da tale sistema per i veicoli ibridi ed elettrici;

•    il mercato delle ruote motorizzate, legate a veicoli elettrici ed a veicoli speciali, è in espansione;

•    la disponibilità di un sistema di apparecchiature, ed in prospettiva di un kit distribuito in after market, in grado di trasformare un veicolo tradizionale in un veicolo Mild-Solar-Hybrid avrebbe un impatto potenziale molto rilevante sui consumi energetici complessivi, a causa dell’elevata quota del parco circolante rappresentato dai veicoli tradizionali; inoltre, tale risultato sarebbe conseguito senza costose riconversioni delle linee di produzione degli attuali veicoli e senza dover sostituire una parte rilevante del parco circolante, opzioni che risulterebbero problematiche e poco realistiche soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica generale e del settore auto in particolare.

Il kit è stato applicato su una FIAT Punto, ed è in corso di sperimentazione presso l’Università di Salerno. I test preliminari su strada hanno confermato la fattibilità della proposta, e la possibilità, tutt’altro che scontata, di poter sviluppare presso i nostri laboratori un sistema di controllo compatibile con le modalità di guida di un normale autoveicolo ed in grado di pilotare il veicolo in modalità ibrida ed elettrica, prelevando i dati dalla porta OBD.

 

Verificata la fattibilità tecnica, resta da lavorare sulla scelta ottimale dei componenti, per ottimizzare prestazioni e costi, sulla individuazione e correzione di eventuali criticità, legate per esempio all’interazione con il sistema frenante, e sulla possibilità di attivare tutte le potenzialità di controllo dinamico del veicolo connesse alla guida 4×4. KITPUNTO

Ma il progetto non si ferma agli aspetti scientifici e di ricerca.

 

Sta infatti nascendo una società di Spin-Off per la sua industrializzazione. L’idea imprenditoriale è cresciuta e maturata anche nell’ambito di iniziative quali UpStart  di Confindustria Salerno, che gli ha riconosciuto un Award per meriti ambientali, “Start Cup Campania” 2012 e “Il talento delle idee” di UniCredit, che lo hanno inserito tra i finalisti.

Chi è interessato a seguire gli sviluppi di questo progetto può iscriversi ad una Newsletter: http://www.hysolarkit.com/contatti.php

 

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