Ferraro: «Prima di tutto l’affidamento della gestione totale dell’Aeroporto di Salerno-Pontecagnano»

ferraroPer il presidente del CdA della “Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi SpA” il rilascio di questo titolo è indispensabile per consentire la cantierizzazione delle opere di potenziamento infrastrutturale dello scalo

Presidente, quella dell’Aeroporto Salerno-Pontecagnano è una storia di lunghi sospesi. Partiamo dagli ultimi in ordine di tempo: è divenuto effettivo l’affidamento in concessione della gestione totale dell’aeroporto alla Società Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi S.p.a? Perché è così importante che avvenga?

L’affidamento della concessione di gestione totale non si è ancora perfezionato, nonostante la società ne abbia fatto richiesta fin dal 17 febbraio 2000 e abbia sottoscritto la relativa convenzione nel 22 febbraio 2013. L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno più volte espresso il proprio parere favorevole alla sottoscrizione del decreto interministeriale di gestione totale che conclude il procedimento.

La pratica, però, è stata più volte oggetto di inesatte e incomprensibili censure del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per questo la società ha diffidato il predetto dicastero ad esprimere il proprio parere in data 5 febbraio 2015 e 3 agosto 2016.
Non ricevendo alcun riscontro, ci siamo risolti a richiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la nomina di un commissario ad acta. Visto il perdurante silenzio, in data 9 gennaio 2017 abbiamo notificato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il ricorso presentato presso il TAR Campania Sezione di Salerno avverso il silenzio inadempimento nella nomina del Commissario ad acta per l’affidamento della gestione totale ventennale dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano. Il rilascio di questo titolo è indispensabile per consentire la cantierizzazione delle opere di potenziamento infrastrutturale dello scalo, risolvendo alla radice le condizioni che determinano le attuali perdite economiche.
Nonostante gli oggettivi limiti infrastrutturali ancora da superare, i dati di traffico dello scalo relativi al 2016 disegnano una curva che comincia a salire.

Quali i numeri e le ragioni dell’incremento?
Nel 2016 sono cresciuti del 10% i movimenti aerei, che sono passati dai 2.419 del 2015 ai 2.660, e, soprattutto, del 325% i passeggeri che sono passati dai 2.371 del 2015 a 7.729. La società è riuscita a invertire il trend precedente grazie allo sviluppo di traffico charter e di aviazione generale, gli unici due segmenti sviluppabili, unitamente a quello merci, nelle attuali condizioni infrastrutturali.

Prima dei voli, però, occorrono appunto i necessari adeguamenti: pista, portanza, radioassistenza al volo. Qual è l’agenda e quali i tempi di cantierizzazione di questi interventi?
Solo il potenziamento della portanza della pista e il suo allungamento potranno consentire un significativo sviluppo del traffico che stimiamo, a regime, in circa 1.600.000 passeggeri.
Per questo la società ha da tempo attivato le procedure tecniche necessarie a conseguire le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dei lavori.
In particolare, è in fase molto avanzata la procedura di valutazione di impatto ambientale; è stata conclusa la progettazione definitiva di fase 1 per l’allungamento della pista a 2.000 m; è in fase di aggiudicazione l’espletamento delle attività di verifica della progettazione definitiva ed esecutiva di fase 1.

Nei prossimi giorni, grazie a un finanziamento specifico concesso dalla Regione Campania, partiranno le gare pubbliche per l’assegnazione degli studi aeronautici, del progetto esecutivo di fase 1, del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo dei fase 2 finalizzati all’ulteriore allungamento della pista a 2.200 m. Tali attività tecniche, oltre a numerose altre ad esse correlate, testimoniano un enorme lavoro in corso che ci porterà, auspicabilmente, ad aprire il cantiere nel settembre 2018, anno di disponibilità dei 40 milioni di euro previsti dalla cosiddetta Legge Sblocca Italia.

Superati gli oggettivi impedimenti, qual è il destino del “suo” aeroporto?
Quello di diventare la più importante infrastruttura a servizio dello sviluppo turistico e agricolo, e non solo, della provincia di Salerno, della Basilicata e dell’alta Calabria. L’Aeroporto genererà centinaia di posti di lavoro diretti e indiretti, determinando, con ogni certezza, una profonda riqualificazione urbana di tutta la fascia costiera. Non da ultimo, l’Aeroporto costituirà un fattore di crescita culturale per tanti giovani che potranno più facilmente entrare in contatto con il mondo.

E la sua vision sul sistema aeroportuale campano?
Quella di un sistema integrato che completa le caratteristiche degli aeroporti di Napoli Capodichino e di Salerno-Pontecagnano, superando le criticità esistenti e sfruttando, ottimizzandole, le opportunità derivanti dalla tipologia di specializzazione, dalla localizzazione geografica, dalla facilità di accesso dei bacini di utenza e dalla possibilità di garantire servizi di eccellenza ai viaggiatori e, alle merci per raggiungere le destinazioni nel rispetto del time to market.